MASS MEDIA: ASPETTI POSITIVI E NEGATIVI
Un tema ricorrente che mi capita di affrontare, anche durante le conferenze che ho tenuto in alcune scuole, è relativo all’influenza dei mass media (giornali, riviste, televisioni, libri, internet ecc.) sulla nostra vita personale, familiare e sociale in senso lato.
E’ indubbio che l’importanza positiva dei mass media è notevole. Grazie ai medesimi è possibile trasmettere cultura, notizie, svago ecc. in ogni angolo del pianeta. Il mondo è oramai considerato come un villaggio globale.
Purtroppo, però, accanto agli aspetti positivi ve ne sono di negativi ed estremamente pericolosi. I mass media appartengono in genere a pochi proprietari che, tramite varie società, ne mantengono il controllo. E’ quindi facile arguire che se "qualcuno" decidesse di trasmettere valori alternativi o negativi nei confronti del patrimonio morale di una nazione, ciò potrebbe avvenire senza troppe difficoltà. Alcuni uomini di Chiesa, tra cui il Papa stesso, hanno messo in guardia dal cattivo uso dei mass media. Sono personalmente convinto che mediante tali strumenti (in particolare la televisione) vi siano dei personaggi, veri e propri strumenti delle tenebre, che, a livello mondiale, stanno tentando di distruggere i valori cristiani sui quali si poggia la nostra civiltà (per una miglior comprensione del problema rimando quanti interessati alla lettura dei miei libri "Luce e tenebre" e "La santa famiglia"). Del resto la parabola della zizzania ha un valore perenne.
Ed ecco:
A discolpa di ciò alcuni responsabili di testata si trincerano dietro le esigenze di audience, che altro non sono che il servizio a mammona (Mt. 6,24).
A proposito! Come mai riguardo alla copia del nostro ricorso alla Commissione Europea per i Diritti dell'uomo (vedere nel sito internet della ns. associazione nel link ultime iniziative) inviata a moltissimi mass media, tra cui il cosiddetto quotidiano dei vescovi, non è stata (a parte le solite eccezioni) fatta menzione, se non altro per dovere di cronaca?
Come reagire, da cittadini cattolici, a difesa del patrimonio morale minacciato?