Fino ad oggi 10/11/98 abbiamo ricevuto risposta dalla Presidenza della Repubblica
(con sua del 30-10-98 "….posso darle assicurazione che questo Ufficio ha provveduto ad interessare il competente Ministero delle Comunicazioni, il quale, dopo aver esaminato la problematica, fornirà notizie in merito…") e dal Presidente della Camera dei Deputati (con sua del 27/10/1998, mi ha comunicato che "….Ho trasmesso copia della sua lettera al Presidente della Rai, Roberto Zaccaria ed al Presidente della Commissione Parlamentare per l’indirizzo generale e la Vigilanza dei servizi radiotelevisivi, Francesco Storace.")
Vi chiedo, a nome dei miei associati e di quanti hanno a cuore la tutela morale dei minori, una risposta alle seguenti domande:
come mai, nonostante l’esistenza del Garante dell’Editoria, del Consiglio degli utenti e di altre Autorità, alcune emittenti televisive proiettano "tranquillamente" da anni, anche in prima serata, film, spettacoli e spot contro i quali abbiamo presentato numerosi esposti alla Magistratura (molti dei quali, nonostante siano passati circa 3 anni dalla loro presentazione, risultano ancora pendenti, per motivi che non sono in grado di valutare) ed al Garante dell’Editoria (ignoro l’esito della quasi totalità degli esposti a Lui presentati) per contenuto erotico e/o violento (alcuni, a nostro parere, pericolosi anche per la possibile imitazione da parte di maggiorenni, come dimostrano molte cronache quotidiane)? E ciò, nonostante esistano precise leggi a tutela dei minori e sentenze chiare della Suprema Corte a salvaguardia del patrimonio morale!!
Come mai la commissione di censura italiana, senza crearsi scrupoli per non essere allineata con quelle europee(1), ha posto per alcuni film che hanno destato polemiche un divieto ai minori decisamente più basso di quello stabilito dalle censure americane o del resto d’Europa?(2) Forse perché, diversamente da quanto molti pensano, i nostri giovani sono ritenuti decisamente più maturi dei loro colleghi americani ed europei? Prevedere infatti da parte delle commissioni di censura di questi paesi un divieto ai 18 anni che diventa divieto ai 14 anni da noi dimostra sicuramente una ben diversa valutazione sul senno dei giovani! A tal proposito cito nelle note alcuni recenti esempi di maturità dei ragazzi italiani, di altre nazioni e purtroppo di certi adulti (3).
Come mai in Italia, pur trattandosi di violazione di norme come ad es. il 528 C.P. perseguibili d’ufficio, l’iniziativa giudiziaria a tutela del patrimonio morale minacciato da certi spettacoli televisivi, ampiamente reclamizzati, deve di fatto partire normalmente dalle Associazioni e/o dai singoli individui mentre l’azione penale d’ufficio compete al Pubblico Ministero? Sarei curioso, anche a nome dei miei associati e di quanti hanno a cuore la tutela dei valori morali, di conoscere una statistica sulle iniziative scaturite senza alcun sollecito di cittadini da parte della Magistratura. Ciò servirebbe anche a rintuzzare le critiche al riguardo.
L’influenza di "mamma TV", il moderno vitello d’oro che ha preso il posto di Dio e della sua Parola, è stata sottolineata nei suoi aspetti positivi e negativi da vari pensatori ed esperti, sia di matrice religiosa che laicista, ai cui pareri rimando per le opportune riflessioni.
Io desidero solo ottenere, se possibile, delle risposte concrete per evitare il peggiore inquinamento per l’ecologia umana: quello dei valori!
In attesa,
cordiali saluti:
Il presidente
Dr. Arrigo Muscio
1) Lo slogan-invito più usato di questi tempi in politica è, infatti: "….in Europa si fa così…."
2) Alcuni esempi di diverso trattamento tra le commissioni di censura italiane ed europee sono riportate nei seguenti articoli:
Corriere della Sera 13-10-98 - "In onda i drogati di Trainspotting"
Il Giornale 14-10-98 - "Quella droga non fa male"
Avvenire 14-2-199 – "Divieto trasmissione di programmi violenti e porno"
Il Giornale 14-7-98 – "Vietate Funny Games"
Il Giornale 16-4-98 - Censura: l' Arancia buona anche per i minori"
3) Corriere della Sera 19-1-1994 – "Teenager assassini – incubo USA"
Giornale di Brescia 5-7-1995 - Bimbo dal Quarto piano, sotto accusa la TV
Avvenire 14-12-1995 - Chiama per gioco il 144, bambina stuprata
Avvenire 12-10-1995 -Enna, quattro ragazzi vittime dei familiari
Giornale di Brescia 24-2-1996 - Ha 10 anni, vede un film porno, diviene stupratore
Sorrisi e canzoni TV - "La TV cattiva maestra di vita - bimbi uccidono coetanea"
Avvenire 24-11-1995 - Ogni sera 3 milioni davanti alla TV
Avvenire 26-3-1994 - Prostituito e stuprato dal padre
Avvenire 13-2-1994 – "Due bambini accusati di stupro"
Giornale di Brescia 27-10-1994 - Violenza minorile, televisione sotto accusa: bimbi uccidono coetaneo
Ex Novo N. 4, pag. 4 - Bambini a rischio
Avvenire 25-2-1996 - Bologna, messe nere con bimbo di tre anni
Avvenire 29-2-1996 - Nella tomba l'hanno messo davvero "bimbo di 3 anni"
Il Giorno 16-9-97 - Sexi party con bambini, c'era anche un sacerdote
Avvenire 17-12-1996 - La banda dei baby aguzzini
Avvenire 8-11-96 - Bambini di Satana. Tre indagati per sacrifici umani
Il Giorno 16-9-97 - Bambini stuprati al cimitero
Il Giorno 30-5-1996 - L'ultima magia nera: i baby-satanisti
Unità 14-1-1994 - Orge con bambini di amici
Il Giornale 25-8-98 - Bimbi violentano coetanea di 7 anni
Avvenire 3-3-98 - Molestie a 7 anni, città sotto shock
La Repubblica 20-4-98 - Arancia meccanica entra in classe