L'ERESIA COMUNISTA
Ritengo estremamente istruttivo riportare quanto segue per meglio comprendere l'importanza del messaggio di Fatima sull'eresia comunista.
Inizierò con le parole pronunciate dal papa (polacco) sugli effetti in generale della "Rivoluzione comunista":
A proposito della beatificazione di 122 martiri della guerra civile spagnola uccisi dai miliziani rossi.
"La forza della fede, della speranza e dell'amore si è mostrata più forte della violenza. Sono stati vinti la crudeltà dei plotoni di esecuzione e l'intero sistema dell'odio organizzato".
(Giovanni Paolo II) (1)
"Un avvenimento ecclesiale così significativo (Congresso Eucaristico Internazionale) potrà di nuovo essere celebrato in quella parte d'Europa che dopo una dura prova è rinata nella libertà".
(Giovanni Paolo II) (2)
"Il nazismo ed il comunismo pretendevano imporre con la forza, all'Europa e al mondo, delle concezioni di vita radicalmente contrarie alla vocazione dell'uomo alla libertà religiosa e civile".
(Giovanni Paolo II) (3)
"Alla pace esteriore di un soffocante regime segue finalmente la pace di una libera e ordinata convivenza, rispettosa di tutte le persone e dei loro diritti. Ma ciò che la parola di Dio oggi ci addita va ben oltre la semplice tranquillità dell'ordine sociale, è qualcosa, anzi, da cui anche la pace sociale dipende ed attinge la linfa vitale: la pace di Cristo.
So bene quanto avete sofferto e sperato negli interminabili decenni del ferreo regime da poco prodigiosamente scalzato. Sono venuto qui, a Siluva, per rendere grazie a Dio, che vi ha concesso di superare la terribile prova.
Ma qual è la pace che voi intendete assicurare al vostro Paese? Ci si può forse accontentare di una pace superficiale, che si limiti a garantire la libertà e la partecipazione democratica, beni senza dubbio preziosi, ma che non si misuri con il grande problema dei valori, dell'etica, del senso della vita? L'esperienza delle società democratiche di antica tradizione ci ammonisce circa i pericoli di una pace ambigua, costruita all'insegna del minimalismo e del relativismo etico. Qui si apre un esaltante capitolo di responsabilità per i cattolici.
I cattolici devono rendere ragione della speranza che è in loro, mostrando con la vita, prima che con le parole, che la pace è salda nella misura in cui è ancorata alla norma morale.
Vengo a ringraziarti (rivolgendosi alla Madonna) (4), a nome dei credenti di questo popolo: è per tua intercessione che è scoccata l'ora della resurrezione e della speranza anche in questa terra".
(Giovanni Paolo II) (5)
Anche Solgenitsyn, che ha provato l'eresia comunista sulla sua pelle, ha qualcosa da insegnarci in proposito: "La Russia era divenuta un deserto spirituale, solo adesso ricomincia a spuntare l'erba della spiritualità...Sì. Tutte le rabbiose persecuzioni di un micidiale ateismo di stato contro il nostro popolo, la menzogna corrosiva, le assordanti cascate di propaganda si sono dimostrate più deboli della fede, della millenaria fede popolare. La fede non è stata distrutta, la fede è il valore supremo che conserviamo nel più alto della nostra coscienza, del nostro stesso respiro".(6)