Ambiente, mobilità e territorio

Il progetto è quello:

a) di fare rientrare la natura nella città, ampliando e arricchendo gli spazi per le piante e per l'acqua e per l'aria pulita, facendo di questi aspetti naturalistici gli elementi chiave della riqualificazione dell'assetto urbanistico della città; in tale direzione è la valorizzazione dei Navigli, il risanamento dei corsi d'acqua milanesi, il Seveso, il Lambro, l'Olona, la Martesana da dissotterrare, onde anche eliminare una delle cause più importanti degli allagamenti, che derivano dall'intasamento dei corsi d'acqua sotterranei forzati in una rete di canalizzazioni fognarie sempre più estese. Ampliare nel perimetro urbano l'area destinata a verde, recuperando 6.8 milioni di mq.; formare una cintura verde di parchi da Ovest a Sud-Est ; creare le strutture di accesso che permettano la godibilità del verde da parte della cittadinanza in sicurezza e condizioni igieniche. Attuare tutti i provvedimenti normativi necessari a:1) garantire la respirabilità dell'aria, come il divieto dell'uso negli impianti di riscaldamento dell'olio combustibile a basso tenore di zolfo, aumentare il numero delle centraline di monitoraggio della qualità dell'aria, incentivare l'uso dell'energia pulita, controllare la proliferazione di impianti di trasmissione dei segnali dei telefoni cellulari; 2) risanare le acque superficiali (Nosedo, Ronchetto), pulizia del letto dei fiumi (Lambro, Olona...); 3) stabilire regole di convivenza civile per il rispetto del diritto al riposo dei residenti; 4) razionalizzare la raccolta dei rifiuti.

b) Attuare, in relazione all'espansione della città e al massiccio spopolamento delle aree centrali, occupate dalle attività del terziario e burocratico- amministrative, una ristrutturazione della rete viabilistica e del trasporto pubblico, sì da renderlo competitivo con il trasporto privato per agevolare, attualmente, l'entrata e l'uscita nella città storica delle masse di personale in esse impiegate, in vista di un progetto complessivo per il "decentramento" in opportune dislocazioni topografiche nel contesto metropolitano dell'università, delle strutture sanitarie, delle funzioni terziarie e di quelle amministrative, in modo da decongestionare il traffico, ridurre al minimo l'inquinamento atmosferico e quello acustico. A tali fini si rende necessario un potenziamento del trasporto pubblico con linee nuove di superficie o interrate, nel caso di incompatibilità ambientale, con uno schema di corsie preferenziali funzionale ai movimenti di massa e un aumento della frequenza delle corse, anche in orari notturni; inoltre, rendere operative le condizioni di agevolazione del traffico veicolare e del movimento dei cittadini all'interno dell'abitato, con il potenziamento dei parcheggi nei punti nodali del traffico, come i capolinea dei mezzi pubblici e le stazioni della metropolitana, l'istituzione di aree pedonali, piste ciclabili, limitazioni al traffico veicolare nel centro storico, limitazioni alla velocità degli autoveicoli privati a 30 km/h nei quartieri residenziali, regolamentazione dell'orario di distribuzione delle merci all'interno della città.

c) per quanto riguarda il territorio. A Milano sono necessarie alcune grandi opera di servizio culturale e sociale e sulla loro realizzazione può essere basato il rilancio di una serie di attività importanti della città. A Milano manca un Centro Congressi di livello europeo; benché in progetto non è ancora stato realizzato un Nuovo Palasport, opera assolutamente necessaria a una metropoli come Milano; Enti come il Museo della Scienza e della Tecnica, attualmente costretto in spazi insufficienti ed inadatti, potrebbe avere una dislocazione adeguata nel vecchio recinto fieristico, nel quale si sono rese disponibili aree per la dismissione di alcuni padiglioni a seguito della realizzazione del Polo Esterno della Fiera. La Milano universitaria è un sistema di facoltà, variamente dislocate nel contesto urbano, che necessita di una riflessione strategica sui bisogni infrastrutturali dei Campus universitari urbani e delle residenze studentesche, che devono essere considerati come grandi occasioni di rilancio urbano da parte del Comune. Un piano strategico per il riutilizzo delle Aree delle Ferrovie dello Stato e delle Caserme a verde e a grandi funzioni pubbliche ha da essere elaborato per una riqualificazione dell'assetto urbano al servizio dei bisogni della collettività.

Temi riguardanti il territorio sono altresì quello:

1) della realizzazione di inter-porti merci, almeno 3 o 4, che attualmente a Milano mancano, la cui funzione principale sarà quella di escludere il traffico pesante dal sistema viario della città;

2) della eliminazione di strutture obsolete, come il cavalcavia di via Serra, che i residenti chiedono da anni;

3) la riqualificazione urbanistico-turistica della Darsena.

4) dotare la Metropoli lombarda, la nostra amata città di Milano, di un luogo di culto destinato a soddisfare in modo adeguato, sia dal punto di vista architettonico sia dal punto di vista del rapporto plano-volumetrico dell'edificio, le esigenze spirituali e culturali della presenza islamica a Milano, le cui dimensioni sono in costante aumento, sia sotto il profilo quantitativo (diverse decine di migliaia) che qualitativo (culturale, professionale, intellettuale, commerciale). La realizzazione di un centro polifunzionale, facente perno sul luogo di culto islamico, costituirà un polo di forte attrazione per gli operatori commerciali del mondo arabo-islamico, promuovendone una massiccia presenza nella nostra Città in occasione delle manifestazioni della Fiera Campionaria di Milano, che si svolgono tutto l'anno, con grande beneficio sia sulle entrate delle strutture culturali, alberghiere e della ristorazione della nostra Città, sia sulle entrate delle imprese grandi e piccole della Regione, che impiegano miglia di lavoratori dipendenti, facilmente raggiungibili da Milano, base logistica da cui partire per intessere una fitta rete di rapporti commerciali internazionali, con sicuro apporto positivo nella bilancia dei pagamenti.