Mettere sull'avviso
Qualche mese fa, un gravissimo insulto è
stato rivolto a tutti i Musulmani da una ragazza sionista (essendo
presuntivamente la ragazza di stirpe ebraica, viene qualificata dalla stampa
occidentale non già "fanatica" o "integralista", bensì
"ultra-ortodossa"), la quale si è compiaciuta di disegnare il Profeta
Muhàmmad, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, con sembianze di un
maiale, intento a scrivere un Libro (il Sublime Corano). Il fatto è avvenuto a
Hebron, la località della Terra Santa, nella quale è sepolto il Profeta
Ibrahìm, su lui la pace. Da non molto è uscito su un giornale sionista,
Notizie di Galilea, una illustrazione con una immagine di Maria - che i
Musulmani rispettano come Madre del Cristo (il Messia) Gesù, e che i Cristiani
festeggiano il primo gennaio di ogni anno - con la testa di una mucca. Episodi
del genere, che dimostrano odio e stupidità e che si vanno ripetendo con
frequenza negli ultimi tempi, sono anche indicativi di quel pericoloso
sentimento di appartenenza ad un popolo super-umano, per elezione divina, tenuto
in piedi da un fanatismo, che nulla ha a che fare con la ortodossia giudaica.
Soltanto un sentimento di quel tipo può spiegare la noncuranza sprezzante dei
sentimenti religiosi di oltre due terzi dell’umanità, cioè del mondo
cristiano e del mondo islamico, che vengono aggrediti in ciò che hanno di più
sacro. L’attuale pontefice, che, non dimentichiamolo viene dalla Polonia, di
cui furono originari i terroristi sionisti, fondatori in Palestina dello Stato
ebraico, ha nel suo Stemma pontificio una M, l’iniziale di Maria, per
evidenziare la sua devozione mariana. Così, pure, il nostro attuale Presidente
della Repubblica, è, notoriamente, un devoto di Maria e Maria è il nome
femminile certamente più usato in Italia. Nel punto più alto di Milano c’è
la Madonnina, una statua che rappresenta Maria. Questa è stata una gravissima
profanazione, ma non abbiamo visto sui nostri quotidiani pagine e pagine
esplosive di indignazione, come si sono viste per gesti di dissacrazione,
sicuramente riprovevoli, diretti, in Europa, alla memoria di defunti. Si tratta
di una sfida continua, minacciosa e sprezzante, che mantiene vive nel tempo la
dichiarazione di Radio Tell Aviv, nel giorno della proclamazione dello Stato
ebraico in Palestina, il cui senso è : Ripuliremo la Terra di Erez Israel
(la grande Israele dal gran fiume d’Egitto all’Eufrate) di tutte le
Chiese e di tutte le Moschee! E’ una sfida all’ O.K. corral contro l’Islàm
e la Cristianità e contro ogni valore umano. Per qual motivo, ci dobbiamo
chiedere, i mass media hanno dato pochissimo spazio alla notizia del primo
squallido episodio, in poche righe e nelle pagine interne, mentre nessun cenno
è stato fatto al secondo episodio, che è stato completamente ignorato? Il
motivo è, certamente, da ricercarsi nel complesso di colpa verso gli Ebrei! E’
questo complesso di colpa, che spinge i mass media a non far nulla, che possa
dispiacere ai Sionisti e creare ostacoli ai loro progetti. Noi, tuttavia,
pensiamo che le popolazioni di Paesi, i quali si ispirano alla democrazia, alla
libertà di pensiero ed al rispetto della religione, abbiano il diritto di
sapere, che si verificano episodi gravemente lesivi dei loro sentimenti
religiosi, in terre dove vi sono i loro luoghi sacri, Chiese e Moschee,
affinché la reazione popolare delle masse cristiane e musulmane, faccia capire
al Sionismo l’inaccettabilità dei loro progetti di distruzione di Chiese e di
Moschee nei territori della Terra Santa, come programmato da tempo. Chi ha
interesse ad impedire, che si sappiano queste cose a livello di massa? Si dice
da più parti - e non si nega - che l’Occidente abbia dei complessi di colpa,
in certa misura spiegabili, nei confronti del mondo ebraico e che in diversi
paesi sono lobbies sioniste o a comandare o a farsi obbedire. Se quanto sopra è
vero, come è vero, esso potrebbe essere un forte indizio delle ragioni del
deplorato oscuramento informativo e dell’assenza di reazione civile e
democratica da parte di tutti gli uomini e, avanti tutti, di quelli amanti della
democrazia e della pace, ma ciò di cui bisogna stupirsi, e di cui ci stupiamo,
è il fatto che i governi dei Paesi con popolazione a maggioranza musulmana non
cessino di chiamare alla trattativa con gli esponenti dell’establishment
sionista, insediato nella Terra Santa, come se non sapessero, che esso va avanti
con il suo progetto, senza dare nessuna importanza a richiami di pace e di
giustizia. Coloro che hanno saputo e che vogliono essere coerenti con la loro
fede religiosa e politica (musulmana, cristiana, giudaica e democratica) non
possono ribellarsi a questo silenzio e devono affermare con forza, nelle
opportune sedi e con le forme consentite dalla legge, il loro diritto al
rispetto dei soggetti religiosi e dei luoghi sacri della loro fede. Una delle
forme della protesta potrebbe essere l’invio di Fax al Papa e al Presidente
della Repubblica e al Cardinale Martini, con l’invito a manifestare il loro
sdegno e la loro riprovazione per l’offesa a Maria. Né si dica che la
bestemmia di Maria è talmente frequente in Italia, da esser diventata in certi
forsennati un intercalare blasfemo del discorso, al punto da aver creato
assuefazione ed assenza di reazione nell’uditorio! La vigilanza cristiana e
musulmana deve essere attenta ai fatti di Terrasanta ed i credenti devono
reagire all’ingiustizia, per non permettere che l’assuefazione a tali
episodi porti a quell’insensibilità, che i progettisti della distruzione di
Moschee e di Chiese in Terrasanta vogliono vedere realizzata, perché l’esecuzione
dei loro progetti avvenga senza incontrare resistenza. |