Il confronto fra la Pasqua cristiana ed ebraica
LA PASQUA NEL MONDO
Dal significato religioso alle tradizioni ai festeggiamenti
La Pasqua era considerata nell’ antichità l’ arrivo della primavera e dei fiori che sbocciano.
La parola Pasqua significa passaggio dall’ inverno alla primavera; deriva dalla tradizione Ebraica. .
È una festa comune alla religione Ebraica e Cristiana .
I cristiani la festeggiano in base ai criteri astronomici: la prima domenica di plenilunio dopo l’ equinozio di primavera; ogni anno ha quindi un posto diverso nel calendario.
Gli ebrei la celebravano in memoria della fuga dall’ Egitto.
La Pasqua ebraica si celebra durante la settimana dal 14 al 21 nel mese di nisan ( all’ inizio della primavera).
Gli Ebrei mangiano pane azzimo, perché a causa della fuga non hanno avuto tempo di far lievitare il pane, mangiano anche erbe amare come prezzemolo e cerfoglio, non devono mancare le uova sode.
I Cristiani nel giorno di Pasqua celebrano la risurrezione di Gesù Cristo.
Mangino dolci a forma di colombe che simboleggiano la pace, l’agnello che rappresenta Gesù e uova di Pasqua simbolo di pace e di speranza.
Mirco, Sara ,Luca, Patrick, Marco O
Alcune ricette pasquali
Agnello
• 1 kg e 200 di cosciotto d'agnello disossato
• 2 cucchiai dì farina
• 1 cipolla
• 1 rametto di rosmarino
• mezzo bicchiere d'olio extravergine d'oliva
• 1 bicchiere dì vino bianco
• due uova più un rosso
• 80 gr di pecorino fresco
• sale e pepe
Tagliare a pezzi l'agnello e infarinarlo. Soffriggere il rosmarino e la cipolla a fettine nell'olio. Mettere l'agnello nella casseruola e farlo rosolare a fiamma alta. Bagnare prima con due cucchiai d'acqua poi con il vino. Abbassare la fiamma e fare cuocere con coperchio per circa 40 Se tendesse ad asciugarsi aggiungere poco vino alla volta. Salare e pepare.
A questo punto si gratta il pecorino e si mette in una ciotola. Si rompono le uova, si sbattono e si amalgamano con il formaggio. Quando la carne è cotta, si versano le uova e il formaggio sopra l'agnello e si mescola a fuoco quasi inesistente per far addensare la salsa. Si deve servire subito a tavola.
Per tornare alla tavola ebraica vi segnalo lo spezzatino d'agnello al limone.
Rosolate i pezzi di carne con olio e aglio si aggiunge del brodo, il prezzemolo, il sale e si lascia cuocere aggiungendo di tanto in tanto il brodo se si asciugasse troppo. Quando l'agnello è pronto si mette in un piatto di portata caldo, vi si versa il sugo e si spruzza il tutto con un pò di limone.
Mirco, Luca, Sara, Patrick, Marco O
Pensiamo, parliamo e scriviamo
N°5 Aprile 2006
Dalle colonne di S. Lorenzo al museo archeologico
Passeggiata archeologica nella Milano Romana
Un salto nel passato di Milano ed il ristoro nel presente
Mercoledì 15 marzo siamo andati a Milano. Siamo partiti dalla scuola alle 8:35 e siamo arrivati alle 9:30;avevamo appuntamento davanti le colonne di S.Lorenzo.
Lì ci aspettava Francesca la nostra guida. Dopo aver fatto un ripasso Francesca, ci ha spiegato come sono fatte le colonne: sono di marmo preso da Como. Nel periodo romano è stato preso a pezzi perché prendere una colonna intera costava troppo e ci voleva più tempo. Dopo siamo entrati nella basilica di S. Aquilino. Per prima cosa abbiamo visto la sua forma circolare anziché a croce, poi la cupola che è crollata a causa di un terremoto che ha provocato gravi danni a tal punto da farla ricostruire però di recente. Dopo abbiamo visto la cripta di S. Aquilino, dove ci sono alcuni mosaici: a sinistra il mosaico rappresenta un pastore che indica un carro trainato da quattro cavalli bianchi e di fianco un pastore che viene svegliato dai cavalli;e nell’altro Dio circondato da discepoli.
Dopo siamo andati alle fondamenta.
Francesca ci ha spiegato che le fondamenta sono state fatte con il sistema del reimpiego, sfruttando i resti dell’anfiteatro. Il reimpiego è stato effettuato dal vescovo perché diceva di non andare a vedere la gente che si ammaza-
va, e poi perché l’ anfiteatro era lontano dalle mura e poteva fare da fortino per i barbari.
Siamo risaliti e abbiamo visto l’atrio dove ci sono mosaici e affreschi che illustrano Gesù con i suoi discepoli.
Successivamente siamo andati al Circo e abbiamo visto le sua fondamenta, dopo siamo andati ai resti dei palazzi Imperiali. Francesca ci ha spiegato che il palazzo Imperiale è collegato al circo perché se l’imperatore doveva fare degli annunci non usciva allo scoperto.
Siamo arrivati al museo dove Francesca ci ha mostrato uno dei pezzi più importanti del museo: la coppa del Trivulzio che è fatta di tre strati di vetro e ha una scritta verde che dice: “bevi e vivrai per molti anni”; all’esterno c’è una rete e un supporto. All’esterno del museo abbiamo visto la torre di osservazione e la torre del circo.
Alla fine del percorso siamo andati al mangiare al Mc Donalds dove abbiamo maggiato e bevuto a sazietà.
Questo è stato il momento più bello della gita!.
Alle 14.30 siamo ripartiti per tornare a scuola.
Alessandro, Matteo D, Matteo B, Francesco, Yuri
Ufficialmente è iniziata la primavera ma ancora non si vede
VIVA LA PRIMAVERA
Dopo un lungo inverno arriva la stagione più attesa
Dall’anno scorso aspettavamo la primavera e ancora adesso, 22 marzo mentre scriviamo non si vede una rondine, ma alberi spogli, senza un fiore o una foglia.
Fa ancora freddo, piove e in alcune regioni nevica; sembra di essere in inverno, non sembra primavera; speriamo che fra un paio di settimane torni il bel tempo.
In questi giorni ci vestiamo con vestiti di lana, giubotti in pelle, con il cappello di lana, guanti e alcuni portano la sciarpa.
Noi bambini, per colpa di questo tempo siamo costretti a fare dei giochi di società in casa, solo quando esce il sole possiamo uscire fuori a giocare,1/4 d’ora massimo 1’ ora; quando si abbassa la temperatura torniamo in casa.
Quando ritornerà il beltempo, ricominceremo a vedere le foglie e dunque riprenderà il processo della fotosintesi clorofilliana. ovvero il nutrimento delle piante, ricominceremo a vedere anche l’impollinazione dei fiori, che avviene grazie agli insetti che trasportano il polline involontariamente da un fiore all’altro per far nascere nuovi semi.
Quando sboccerà la primavera ce ne accorgeremo subito dalla vegetazione, dalla temperatura e dagli animali e finalmente noi potremo uscire a giocare più a lungo.
Marco R, Giovanni, Pietro
Un racconto “giallo”
Il codice dei fatti
Siamo vicino Oslo in un piccolo paese quando verso le sei di un mattino di primavera il telefono dell’investigatore Gatto squillò. Gatto con voce assonnata rispose:<<Pronto chi è?>>, dall’altra parte: <<Sono il commissario Spooki, >> è stato richiesto il suo intervento. Questa notte hanno rubato un Van Gogh alla pinacoteca. Venga al più presto. - L’ investigatore era uomo sui quarantanni. Era magro e alto un metro e sessanta, era molto rispettato e conosciuto ma nessuno era entrato in confidenza con lui.
Dopo dieci minuti l’investigatore era sul posto, subito Molly, la sua segretaria tuttofare disse: -” I mangiatori di patate” di Van Gogh è stato rubato e il ladro non ha fatto scattare l’allarme perché i sensori funzionanti si trovavano solo sul pavimento.Gatto riflette ad alta voce: <<Mm, il rapinatore deve essersi calato con una fune senza mai toccare per terra>>. Molly e Gatto tornarono nel loro ufficio e cercarono negli archivi per ore il ladro, ma non lo trovarono. Molly, una ragazza molto vitale con un aspetto slanciato, con l’investigatore si trasformava, diventava silenziosa, efficiente e puntuale: era una segretaria preziosa. La mattina dopo, il commissario stava ancora dormendo quando verso le sei e trenta venne svegliato dal telefono.
Alzò la cornetta e gli rispose il commissario Spooky allarmato:<<Buongiorno investigatore, è stata trafugata una piccozza medievale al museo, è richiesto il suo intervento>>.Il commissario andò al museo, Molly spiegò:<<
Commissario, il ladro si è aperto un varco nel museo facendo un buco nella parete e ha rubato la piccozza>>.Il commissario aggiunse:<<La piccozza è un pezzo rarissimo ma non è l’ oggetto più prezioso del museo>>.
La mattina seguente, dopo le sei, il telefono squillò per la terza volta. L’investigatore
stavolta un po’ seccato, rispose e Molly iniziò a parlare dall’altro capo del filo:<<Gatto, è stata trafugata una rosa rarissima all’orto botanico, cerca di venire al più presto!!>>.
Il commisario si diresse all’orto botanico e subito una signora dai capelli neri e un camice bianco spiegò all’investigatore: <<Stanotte è stata trafugata la Rosa Magnifica, essa è una rosa che resiste alle intemperie e ha bisogno solo di un decilitro d’acqua ogni anno. Capisce?>>.
L’investigatore annuì e chiese: <<L’orto è sorvegliato da un sistema elettrico?>> <<si>> rispose la professoressa. <<Il ladro è riuscito a disattivarlo>>.
Il commossario mezz’ora dopo si diresse in paese a riflettere:<<tre furti in tre giorni, devo distrarmi un po’ quando si è tranquilli si ragiona meglio>>!
Si diresse al bar e si mise a giocare a Poker mentre guardava le carte ebbe un’illuminazione: Picche (piccozza medioevale) fiori (la rosa magnifica) quadri (i Van Gog) mancano i cuori.Ad un tratto gli venne un’altra illuminazione ed urlò << HO CAPITO!!! il ladro è sempre la stessa persona e …. ruberà un cuore !
Il giorno dopo mentre il commissario passeggiava e rifletteva, un uomo appese un cartello ad un muro con scritto: <<Ammirate il cuore delle Indie: un diamante da 20 carati. Inaugurazione il 20/03/04>>.
L’investigatore pensò: <<Ma è domani>>. L’indomani si recò all’inauguarzione. Finita questa, si nascose dietro ad un cartello e pensò: <<Il ladro sarà qui a rubare il diamante e io lo acciufferò>>. Passò un’ora, poi due, ma niente, il ladro non si faceva vedere. Verso mezzanotte si sentì un rumore, il commissario osservava con forte attenzione quando all’angolo di un edificio, in lacrime uscì Molly ! La ragazza abbracciò Gatto e esclamò <<Non hai capito Gatto che ho rubato io tutto e che oggi non volevo rubare il cuore delle Indie ma il tuo cuore. Oramai sono dieci anni che lavoriamo insieme e non hai mai fatto un gesto gentile verso di me….>> Ci fu il silenzio. A malincuore i colleghi di gatto arrestarano Molly. Gatto non capì mai il vero significato di quei furti fatti solo per amore.
Ivan
A Borgo Priolo a fare un percorso di orientamento.
Un nuovo sport: orienteering
Dallo studio delle piantine alla pratica sul posto.
Orienteering è uno sport basato sull’orientamento,dove si impara a leggere le carte topografiche e la bussola per poi orientarci nella natura.
Il nostro maestro è arrivato il 14 febbraio. All’inizio ci ha fatto riprodurre, su un foglio, la nostra classe dall’alto per farci ripassare le nostre conoscenze sulle piantine.
Sul pulmino la maestra ci ha diviso in gruppi da tre o quattro.
Arrivati a Ca Bottari, un paesino di collina vicino a Borgo Priolo, abbiamo incontrato Emiliano, il nostro insegnante di orienteering, che ci stava aspettando, ci ha detto di cambiarci le scarpe, poi ci ha dato una cartina del posto e un foglio su cui noi dovevamo scrivere i nostri nomi, l’orario di partenza e quello di arrivo e il codice dei punti lì a fianco e segnati sulla piantina.Poi ci a accompagnato alla partenza del percorso dove ci ha dato l’orario di partenza, ogni gruppo doveva partire a distanza di un minuto. Emiliano ci ha aspettati alla fine.
Noi dovevamo cercare tutti i punti e poi arrivare alla fine,i punti erano segnati,sulla cartina con dei pallini azzurri, e, invece, in realtà con lanterne arancioni e bianche con segnato il codice.
Questa esperienza è stata bellissima, faticosa, ma anche molto difficile.
Anna, Leonardo, Enrico, Lorenzo
Con il maestro Domenico facciamo un tuffo nel passato
I balli del passato sono un … danzar gioioso
Tra dame e cavalieri, tutti in girotondo ci si diverte un mondo
Verso l’ inizio di marzo, un maestro di nome Domenico si è presentato nella nostra classe e ci ha spiegato che ci avrebbe fatto ballare delle bellissime danze del passato.
Noi, in un primo momento, eravamo molto emozionati ma dopo aver iniziato a ballare, la timidezza è scomparsa.
Noi pensavamo che avremmo ballato a classi unite, ma poi abbiamo scoperto che lo faceva prima la 5°B, poi la 5°A, però le danze sarebbero state le stesse.
Domenico ci ha assicurato che non avremmo ballato da soli, ma sempre in coppia o in girotondo.
Un altro racconto giallo
La maledizione del castello stregato
Era un bel giorno di primavera, quando nel suo ufficio di Parigi l’ispettrice Summer, una bella ragazza di 20 anni con i capelli neri e degli occhi blu intenso, era impegnata in una ricerca mentre la sua gattina arancione Trilli la guardava con interesse. Ad un certo punto si sentì il telefono squillare e quando l’ispettrice rispose, la voce agitatissima di una donna le disse che nel castello scozzese il conte era sparito.
Summer si diresse subito, con la sua gatta in Scozia dove una signora di nome Elena insieme ad un maggiordomo Luciano e a un giardiniere Roberto li attendevano sulla soglia. Entrarono nel castello la donna iniziò a dire –Oh no! la maledizione si è avverata!-
Summer cercò di calmarla e le chiese di parlarle della maledizione, Luciano rispose:-Secondo la maledizione che colpisce questo castello, il conte che compie 65 anni nel 2006 scompare e non si sa più niente di lui-. Summer chiese:-Ma chi è che ha creato questa maledizione?-Molti e molti anni fa tre streghe che si sono arrabbiate con il Cavaliere Nero, un tempo padrone di questo castello e tris nonno del conte, perché era entrato nei loro territori- rispose Roberto. - Be mi potreste indicare da dove iniziare le indagini? - Elena gli indicò una stanza che aveva l’aria di essere uno studio,
Poco dopo aver iniziato l’ispezione Luciano entrò nello studio e le chiese se aveva scoperto qualcosa. Summer disse: -No, non ancora. Per caso in questo castello ci sono dei sotterranei? - S i- rispose il maggiordomo. – Potreste portarmi? - Il signor Luciano era un po’ agitato ma dato che Summer si era accorta che era ansioso rispose subito di si.
Si recarono nei sotterranei seguiti da Trilli che non perdeva d’occhio Summer perché aveva paura. L’ispettrice vide un armadio socchiuso, si avvicinò per aprirlo e…-Ah- urlò Summer, era il corpo del conte!! Ritornò di corsa nello studio, salutò Luciano sempre più agitato.Si sedette e pensò.A notte fonda si accorse che Trilli aveva fame. Si diressero verso le cucine, mangiarono qualcosa e ritornando nello studio videro un’ombra che subito sparì. Si autoconvinse che era solo un’ immaginazione perché i fantasmi non esistono.
Andò di corsa verso la camera di Luciano bussò forte, ma lui non rispose. Poi, dopo un
GIOCHI IN FAMIGLIA
Alessia,Martina, Ruben
1 - Unisci i punti da 1 a 41
Del “danzar gioioso” faremo 10 lezioni compreso il saggio finale.
Fino ad ora abbiamo fatto 4 lezioni, in ognuna di esse abbiamo interpretato circa 6 balli medioevali e rinascimentali tipo: fontana, ballata a coppie,il serpente e l’ ultima volta abbiamo ballato… il rock!
In ogni lezione balliamo balli sempre più difficili, ma Domenico ci incoraggia dicendo che li interpretiamo molto bene e che faremo un bellissimo saggio.
Noi, che non abbiamo mai provato a ballare a coppie, ci siamo rese conto che è molto bello e nessuno di noi sente l’ imbarazzo di ballare tra maschi e femmine.
Ci congratuliamo con le nostre maestre per aver organizzato un progetto così bello e creativo.
Alice, Federica, Irene, Virgini, Keren
Cinque anni fa iniziò il progetto ambiente che continua tutt’ora.
Il nostro ecosistema: lo stagno
Un percorso di ed.ambientale che coinvolge tutta la scuola
Il progetto ambiente è nato quando noi eravamo in prima (nell’ anno scolastico 2001-2002), con la costruzione di uno stagno artificiale.
Il 10 ottobre 2002 la maestra Valentina ha piantato le prime piantine.
Noi abbiamo collaborato invasandone alcune che a causa di radici molto invasive necessitavano il contenimento in vasi.
Ci ricordiamo di aver messo per ultimo nell’acqua la Lemna (lenticchie d’acqua) una vegetazione preziosa per gli abitanti dello stagno. Finiti tutti questi lavori l’ acqua era diventata torbida e quando è sopraggiunto l’inverno ci sembrava che tutto fosse morto, invece in primavera abbiamo avuto una sorpresa gradevolissima di uno stagno che riprende vita: gli Iris gialli, le foglioline di menta, e le foglie di Tifa di un bel verde brillante affioravano dall’ acqua, insieme alla vegetazione sono arrivate delle gracidanti ranocchie attirate da questa oasi.
Alla fine di quell’anno scolastico abbiamo allestito una mostra, che documentava le varie fasi di lavoro fatto sullo stagno.
L’anno successivo abbiamo ampliato il nostro progetto costruendo di fianco allo stagno “IL GIARDINO DEI PROFUMI”.
Per prima cosa abbiamo estirpato le erbacce dal terreno, e poi per arieggiarlo abbiamo girato e frantumato le zolle con zappe e palette eliminando radici d’erbe, sassi e pietre.
Durante questa fase del lavoro ci ricordiamo di aver trovato diversi esseri viventi, come larve, piccoli scarafaggi e molti lombrichi.
Questi ultimi li abbiamo protetti perché preziosissimi per il terreno. A noi è piaciuto molto
Una settimana dopo, ci ha dato una cartina con un percorso tracciato con un evidenziatore, una legenda con tutti i simboli dei percorsi e dell’ambiente circostante e un’altra con le curve. Poi ci ha detto di descrivere più dettagliatamente possibile il percorso segnato, non era tanto facile trovare tutti i particolari.
La lezione dopo ci ha fatto fare una prova, in classe ci ha dato una cartina della scuola e del parco, ci ha fatto scrivere dei punti e poi ci ha fatto scendere in cortile. Ci ha indicato il Nord e ci ha fatto partire: noi dovevamo segnare i punti stabiliti precisamente. Alla fine siamo tornati in classe, dove, Emiliano,ci ha corretto, se avevamo sbagliato a localizzare i punti.
Tutta questa preparazione è servita per il 5 aprile che abbiamo fatto una gara a Borgo Priolo, per capire se con queste lezioni abbiamo imparato a orientarci con una cartina e una bussola.
costruire“IL TUNNEL DEI PROFUMI” un sostegno con le canne di bambù per aiutare la crescita delle piante rampicanti. Per noi è stato emozionante in primavera quando lo abbiamo visto tutto ricoperto di caprifoglio.Con le erbe aromatiche del nostro giardino tutte le classi hanno potuto realizzare numerose ricette culinarie e d’ erboristeria.Noi abbiamo prodotto sali aromatici per arrosti ( con rosmarino, salvia, maggiorana ) e quelli per il pediluvio (menta e timo), i nostri genitori hanno gradito questo regalo, infatti li abbiamo quasi del tutto finiti.
Da quest’ anno il progetto prosegue con la realizzazione “LA SIEPE DELLE FARFALLE “, che ci permetterà di osservare la vita di questi coloratissimi insetti e la loro metamorfosi. Il giorno 22 marzo 2006 noi ragazzi di quinta abbiamo piantato dei fiori lungo tutta la recinzione dello stagno.Per noi è stata una grande soddisfazione osservare il risultato di questo lavoro frutto dell’impegno, della cura e della pazienza che ci abbiamo messo.
Davide, Ivan, Gabriele, Federico.
Ancora lieti eventi!
Abbiamo saputo che la maestra Valentina aspetta un bambino, ancora non si sa di che sesso sia il nascituro. La maestra Valentina non ci ha raccontato nulla, ma dopo un’ ecografia, è venuta a scuola entusiasta e ci ha comunicato la bella notizia.
Invece la maestra Alessia, di cui sapevamo che fosse incinta, aspetta un maschietto.
Enrico e Marco R
o’il maggiordomo le aprì la porta e disse che non l’aveva sentita perchè di notte prendeva dei sonniferi perché insonne. Summer gli raccontò quello che aveva visto e l’uomo divenne pallido come un cadavere. Poi corse in bagno.
Summer uscì dalla stanza con Trilli che aveva in bocca qualcosa, allora gliela tolse di bocca e si accorse che era una audiocassetta.
Ritornò nello studio e guardò pensierosa una cassaforte. “Forse potrei aprirla e, magari, svelare il mistero!”Prese la chiave sulla scrivania, aprì la cassaforte. Dentro c’era la maledizione, alla cui fine c’era scritto che bisognava trovare il tesoro per rompere la maledizione.
La gatta si stava affilando le unghie sulla cornice di un quadro, quando Summer si accorse che Trilli, in un attimo, era scomparsa. Il quadro era un passaggio segreto! La ragazza vide una leva vicino al quadro: la tirò ed entrò in una galleria illuminata da…una luce d’oro che proveniva da sei bauli colmi di gioielli. La galleria proseguiva. Trovò Trilli e si accorse che la galleria finiva nella stanza di Luciano. Tornò nello studio, ascoltò il nastro audio, trovato prima, che riproduceva un rumore di respiro pesante. Summer chiamò Elena, Roberto e Luciano e disse:-Ho scoperto chi è il colpevole e trovato il tesoro.-E chi sarebbe il colpevole?- chiese Roberto.- Il colpevole è Luciano.- disse Summer- Il fantasma era lui, lui ha ucciso il conte; e quando di notte non si trovava, ma si sentiva cha dormiva, non era lui, ma questo nastro.-E va bene, mi hai fregato!- disse Luciano. -volevo vendicarmi del conte, delle sue cattiverie e prenderne il tesoro!- In lacrime lasciò il castello per sempre, continuando i suoi giorni in una vecchia prigione, di un piccolo paese della costa scozzese. Tutti i giornali portarono la notizia del successo della coppia Summer e Trilli; le due inseparabili investigatrici.
Alice
2 - Cruciverba
Orizzontali
1) Capitale d'Italia
3) La femmina del toro
4) La metria dei numeri
5) La persona che insegna alla scuola elementare
Verticale
2) La sposa del papà
3- Riordina le lettere e scopri le parole
1- MOLANPE ........................
2- GALEHRLOI ........................
3- ATPITIN ........................
4- NOGFU ........................
5- LCALONA ........................
6- LBAREO ........................
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4- Cerca le parole
ANELLO - RANE - CANE - LUCCIO - ROGO - AQUILA - ROSA - REMO
All’inizio di marzo abbiamo ricominciato le prove della recita.Per noi ragazze è stato difficile inventare cinque balletti. Durante i dopomensa noi ragazze sotto la supervisione della maestra Alessia, abbiamo incominciato a ballare sulla musica di “Latin lover”.Dopo tanti sforzi la coreografia è stata definita così, l’abbiamo mostrata ai nostri compagni e abbiamo insegnato loro i passi.Il balletto di “Latin lover “ viene svolto a coppie.
Le coppie sono: SOFIA & RUBEN, MARIA TERESA & FRANCESCO, MARTINA & ENRICO, ALICE & IVAN, KEREN & DAVIDE, ALESSIA & PIETRO, IRENE & MATTEO B., VIRGINIA & GABRIELE.
Stiamo ultimando la coreografia sulla musica di “Fisico bestiale”, dove noi ragazze balliamo dopo che i maschi hanno interpretato i gladiatori con mosse e facce da lottatori.
Abbiamo ultimato anche il balletto di “Bella” in cui si rappresenta Cesare che incontra Cleopatra.
Le prove della recita stanno andando abbastanza bene: alcuni, che vogliono che la recita riesca bene, si impegnano perché tutto vada per il meglio, qualcuno, a volte, non si ricorda la propria parte.
La recita si farà il 1° giugno
Sofia, Maria Teresa
Le soluzioni sul prossimo numero