Management e Produzioni Management and Productions management BOB BROZMAN The King of National resophonic guitar |
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Marcello Leotta: tel:06 50513940, e-mail: ml.artphoto@libero.it BOB BROZMAN The King of National resophonic guitar Nato a New York nel 1954, Bob scoprì le chitarre resofoniche National all'età di 14 anni. Da allora i suoi studi etnomusicali si sono concentrati su questo strumento, dalle sue radici nel Delta Blues alla musica Hawaiana ed oltre. Nel corso degli anni la sua passione per gli strumenti resofonici lo ha portato a possedere una collezione incredibile e a essere riconosciuto unanimemente come il più grande intenditore vivente. E' un maestro di blues, slide, hot jazz, musica hawaiana e caraibica. Come performer ha girato constantemente per tutti i continenti, ottenendo ovunque successi e realizzando lavori discografici con musicisti americani, hawaiani, giapponesi, africani, indiani, ecc. La sua attività inoltre prevede collaborazioni con numerose riviste musicali, programmi radiofonici e televisivi e lavori cinematografici. Bob Brozman è uno di quei rari artisti la cui energia musicale combinata con la profondità di conoscenza dello strumento riesce a coinvolgere gli spettatori di tutto il mondo in una miscela di stupore, comicità e partecipazione a ritmi trascinanti. Un acrobata della chitarra che nessuno dimenticherà dopo una esibizione "live". MAIN EVENTS - EVENTI PRINCIPALI
....un professore della sei corde pieno di energia sul palco e fuori...." -LE MONDE, PARIS "Bob
Brozman supera i limiti dell'immaginazione!"
"Un
vero artista, Brozman rappresenta genio ed umanità....."
"Scolpisce
il suo nome in lettere di fuoco sul Monte Rushmore dei chitarristi slide
americani!"
"Un
performer completo che cattura la sala dall'inizio alla fine.... difficile
immaginare uno show migliore".
"Un'autentica
enciclopedia di blues mondiale primitivo, presentato con virtuosismo e
incomparabile humor..."
DISCOGRAPHY 1978 CHEAP SUIT SERENADERS N.3 1981 BLUE HULA STOMP 1983 SNAPPING THE STRINGS 1985 HELLO, CENTRAL....GIVE ME DR.JAZZ 1988 DEVIL'S SLIDE 1989 TAU MOE FAMILY W/BOB 1992 TRUCKLOAD OF BLUES 1992 EVERYBODY SLIDES 1993 SLIDE CRAZY 1994 SLIDE A GO GO 1995 DUO WITH MARTIN SIMPSON 1997 THE RUNNING MAN 1997 KIKA KILA MEETS KI HO'ALU with Ledward Kaapana (Hawaii) 1999 FOUR HANDS SWEET AND HOT with Cyril Pahinui (Hawaii) 2000 IN THE SADDLE with Ledward Kaapana (Hawaii) 2000 GET TOGETHER with Woody Mann 2000 JIN JIN with Takashi Hirayasu (Okinawa) 2000 OCEAN BLUES with Djeli Moussa Diawara (Guinea) 2000 TONE POEMS III with David Grisman and Mike Auldridge 2001 NANKURU NAISA with Takashi Hirayasu (Okinawa) 2001 LIVE NOW 2002 ROLLING THROUGH THIS WORLD with Jeff Lang (Australia) 2002 DIGDIG with Rene Lacaille (La Reunion Island) 2003 METRIC TIME 2003 MAHIMA with Debashish Bhattacharya (India) 2004 BLUES REFLEX 2005 SONGS OF THE VOLCANO PapuaNew Guinea Stringbands with Bob Brozman CD/DVD |
E'
da pochi giorni finito il giro in Italia che abbiamo fatto con Bob Brozman
per una serie di concerti e workshops. 12 giorni indimenticabili, perchè
stare con Bob vuol dire non solo partecipare a serate esaltanti di grande
tecnica chitarristica e di musica dal mondo, ma vivere ed arricchirsi della
sua esperienza ed umanità. Un personaggio straordinario, con una
passione e professionalità che dovrebbero essere di esempio per
molti artisti, il contrario di una capricciosa pop star come purtroppo
ce ne sono in giro! I suoi concerti sono vere e proprie lezioni di
musica e vita, il tutto tra fraseggi chitarristici e vocali straordinari
e gags esilaranti: abbiamo visto decine e decine di appassionati e chitarristi
con gli occhi sgranati nel vedere i suoi volteggi a velocità supersonica
con lo slide sulle chitarre National o con la barra sulla lap steel e chitarra
indiana, nello stesso tempo ridere a ripetizione per le sue battute in
4 o 5 lingue e applaudire per le sue argute critiche alla cultura americana
attuale.
Il tour è partito con una grande attenzione da parte della stampa specializzata, Bob era molto atteso per l'uscita proprio in questi giorni del suo ultimo lavoro discografico in giro per il mondo: "Songs of the Volcano" PapuaNew Guinea Stringbands. Il CD è la testimonianza delle sessions realizzate con musicisti di quella lontana isola, ancora sotto shock per l'eruzione del vulcano di due anni fà ed ultimo luogo al mondo dove è arrivata la chitarra. Su mandato dell'Università australiana di Sidney, Bob, un regista/operatore ed un fonico hanno fatto un viaggio interminabile, tra aerei e barche locali, per scoprire la realtà musicale e chitarristica di quelle popolazioni; i risultati sono affascinanti e documentati, oltre che dal CD delle registrazioni, da uno splendido DVD dell'intera esperienza. I concerti, come detto precedentemente, sono tuti stati momenti di grande musica e testimonianza della statura artistica e chitarristica di Bob: sul palco tre National tri-plate, una in accordatura aperta, una in accordatura standard (la splendida resofonica costruta dalla National per celebrare, con una incisione della mappa sul fondo, il suo lungo tour in Africa del 2002), una baritono dai bassi profondissimi. Poi la lap steel hawaiiana Bear Creek, il charango e, novità di quest'anno, la lap steel indiana, 22 corde tra le standard e quelle di risonanza, costruita a Calcutta per lui dal chitarrista indiano Debashish Bhattacharya. Senza tralasciare le evoluzioni con lo slide sulle National resofoniche, di cui è ormai il più riconosciuto virtuoso al mondo, e le corse e frenate con la barra sulla lap steel, senza mai stonare neanche di un'inezia una nota, è proprio sulla chitarra indiana che ci ha sorpreso la sua ricerca e perizia. Musica africana su una chitarra indiana! Solo Bob può immaginare una cosa del genere e con risultati sorprendenti, ma l'insegnamento di approcciare la chitarra con grande umiltà, le sue parole di sentirsi come un bimbo di sette anni con quello strumento in mano di fronte alla grandezza della musica indiana, quello non lo dimenticheremo facilmente. Il
pubblico gli ha tributato il successo che merita, con il tutto esaurito
nel teatro La Loggia di Cison di Valmarino, nel teatro Moruzzi di Noceto
di Parma, al Bluestage di Pavia, alla Sala Polivalente di Sant'Arcangelo
di Romagna fino alla sera del Nidaba di Milano dove era impossibile muoversi
dalla ressa in sala e dove, tra l'entusiasmo di tutti, ci ha regalato un
concerto indimenticabile.
Che dire, Bob è una vera forza della natura, chi lo ha visto in concerto lo può testimoniare, un personaggio sicuramente difficile da dimenticare, ma è ancora sull'uomo che vogliamo soffermarci, sulla sua umanità che è così ricca di contenuti da impressionare anche i più smaliziati ascoltatori. Abbiamo notato i più esperti giornalisti rimanere sorpresi ed affascinati, nelle interviste durante il tour, dalle sue relazioni su temi così unusuali: relazioni tra muscoli e musica, ritmi e divisioni con concetti così singolari, accordature aperte che uniscono culture semplici di ogni parte del mondo, i "blues del mondo" e la musica in Occidente, insomma un fiume di affermazioni e riflessioni intelligenti e sorprendenti. Finiamo ringraziando tutti coloro che hanno aiutato la riuscita del tour, dagli organizzatori locali dei vari concerti, ai giornalisti che lo hanno seguito ed intervistato per realizzare reportage che vedremo prossimamente su molte riviste specializzate. Un particolare ringraziamento al Direttore di Chitarre Andrea Carpi per il suo bellissimo servizio sul numero di novembre. Un saluto a Bob Brozman che, dopo qualche giorno ancora in Francia, torna finalmente a casa in California, è in giro dal 2 settembre! Lo aspettiamo a Sarzana per l'Acoustic Guitar 9th International Meeting del maggio 2006, dove condurrà una serie di seminari di tecniche slide sulle resofoniche e lap steel, ringraziandolo per il tempo trascorso insieme e per la stima ed amicizia che ci manifesta, il suo spirito è quello che anima anche la nostra Associazione. Tutte
le informazioni sui seminari di Bob Brozman a Sarzana nel maggio 2006 nella
pagina acousticguitar9thinternationalmeeting
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