BIG LIVE THING - ROMA, PALAEUR (ORA PALALOTTOMATICA) 14.12.1988 di Stefano
E' passato più di un anno da quando un bagliore rossastro iniziò a pulsare al centro del grande palco allestito nello stadio Flaminio, al ritmo di un cuore che sembrava raggiungere il "quasi infarto" per poi...fermarsi all'improvviso.
Oggi è il 14.12.1988, e sta inziando il conto alla rovescia. Intorno alle 20.50 David Zard si presenta con Peter Rudge (i due si sussurrano qualcosa, poi Peter si allontana e David inizia il rituale discorso). Alle 21.15 si spengono le luci. Il primo a fare la sua entrata sul palco è Sterling Campbell e via via fanno il loro ingresso gli altri musicisti. Intanto in tribuna è arrivata Yasmin. Il prologo di BIG THING esordisce così:"Dio ha creato il mondo, poi ha creato il diavolo perchè lo rimproverasse per i suoi errori...".Terminata l'introduzione i Fab 3 fanno il loro ingresso on stage. E finalmente intonano la efficace e dirompente BIG THING. Questo concerto ha offerto il meglio della loro produzione. E' uno sguardo al passato e al presente e la fusione è perfetta. Basti pensare alla successione dei brani e ai mix realizzati tra ALL SHE WANTS IS-PLANET EARTH e WILD BOYS-DRUG.
Tanta atmosfera e magia sono state create da WINTER MARCHES ON, PALOMINO (la mia preferita insieme a DO YOU BELIEVE IN SHAME? dell'album BIG THING) e TOO LATE MARLENE. In particolare, le versioni live di queste tre canzoni hanno avuto quel "quid" che sul vinile mancava, tant'è vero che gli accordi di questi splendidi brani ci hanno lasciati estasiati, come se una polvere di note rarefatte ed evanescente fosse scesa su di noi per incanto.
Articolo pubblicato sulla Duran Duran fanzine "NEW MOON ON MONDAY" n.15 Novembre/Dicembre/Gennaio 1989/1990 di Annalisa Mancini
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