field day ari 1999 |
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Field Day Ari 05/06 giugno 1999 |
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FIELD DAY ARI 5/6-GIUGNO-1999 |
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IL
MAESTRO, I FANCIULLI E L’ESPERIENZA |
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Ci
credete alla “Jella” ??? Noi sì !!! In principio, il Maestro. In principio il Maestro della nostra sezione, dallo spirito indomabile, ci propose all’inizio di quest’anno di organizzarci per l’uscita FD prevista agli inizi di giugno. Noi, poveri Fanciulli, divenuti OM grazie alla sua tenacia e pazienza spesa in lunghe e gelide serate d’inverno sopra ad un tasto, ad insegnare a noi zucconi quel po’ di telegrafia necessaria per superare gli esami ed ottenere la patente; dicevo, noi poveri Fanciulli non potevamo dirgli di no. Noi Fanciulli, ormai avvezzi in uscite montane con e senza radio ci dicemmo: tutta l’attrezzatura è pronta nei nostri garages, basta prenderli e partire. Fù scelto il posto, in collina, scoperto in tutte le direzioni, circondato da alti alberi, raggiungibile anche con un camper: la frase che accompagno quella scelta fu…è fatta !!! …e invece… Arrivò la mattina della partenza. Il punto di ritrovo era davanti al camper datoci in prestito pochissimi giorni prima. Sarà stato il caldo, sarà stato che il camper non ha sentito la mano del padrone, fatto stà che la sera prima si era acceso e la mattina seguente no. Che fare ? L’unica cosa da fare era quella di armarsi di tenda e partire. Giunti sul posto, si inizia con l’approntamento delle antenne. Problema: non si trovava il pezzo di tubo in plastica per isolare la verticale dal palo telescopico. Che fare? Da bravi tecnici sperimentatori che siamo, abbiamo pensato di utilizzare degli stracci usati per il trasporto del materiale in macchina. Uno straccio come isolatore per un’antenna da straccio. Mentre noi Fanciulli si continuava con il posizionamento dei dipoli, il Maestro tirava fuori da una scatola un gazebo portatile. Come avrà fatto Egli a pensare che forse avremo avuto bisogno di una così singolare struttura ? La sua risposta fu: Esperienza Fanciulli! Esperienza! Inizia il contest, il Mestro e’ alla radio che collauda il nuovo tasto ricevuto da una oscura setta detta “INORC”, mentre i Fanciulli finiscono di sistemare la tenda per la notte. Le condizioni di lavoro erano: rtx YAESU FT757GX II, ICOM 725, antenna GP ASAY R5 ECO, dipoli 40-80 home made, nr 3 batterie, nr 1 inveter 12VDC/220VAC, pc 286 portatile Compaq, carica batterie munito di motore a scoppio home-made. “Così messi chi ce la guasta!”, fu il prematuro commento. Arriva la sera che gia’ una batteria era ko. La seconda durerà più del previsto. Stanchi andiamo a dormire. Il rumore costante degli aeri NATO che da tutto il giorno passano sopra le nostre teste, ora fa “un certo effetto”. Alla mattina, il rumore delle zanzare e di altri insetti volanti, fanno anche loro un certo effetto. La seconda batteria viene sostituita nel corso della mattina. Si prosegue così tra cambi banda e foto ricordo. Pausa pranzo, si degustano le specialità locali: prosciutto, salame, formaggio pecorino e vino rosso. Appena pranzo la terza batteria da segni di cedimento, si pensa a unire le tre batterie insieme in modo che da tre mezze cariche se ne ricava una carica. Mai essere ottimisti e prepararsi sempre al peggio: il “trittico” cede dopo un quarto d’ora la sua creazione. Ma noi avevamo l’asso nella manica: il mini-generatore! Tiriamo il cavo per l’accensione una volta, niente; seconda volta, niente; terza volta, si accende ma subito si spegne. Armato di pazienza il Maestro riprova una quarta volta: si rompe la parte finale del cavetto d’acciaio che tiene bloccata la maniglia. Finale: il cavetto si riavvolge all’interno del suo alloggiamento ed è impossibile tirar fuori se non dopo aver smontato la protezione con chiavi esagonali che, manco a dirlo, non avevamo dietro. Il Maestro ormai preso dalla gara dichiarava:”smontiamo le batterie delle macchine!”. C’è voluta tutta la comprensione di noi Fanciulli per far tornare il Maestro sulle sue decisioni. Veniva dichiarato QRT operazioni alle ore 13:30 GMT. Rassegnati ma tutto sommato felici abbiamo riunito le nostre cose, e ripreso la strada di casa con la promessa di essere più previdenti la prossima volta. I protagonisti della storia sono: il Maestro: I6FDJ, Filippo; i Fanciulli: IK6ZDF Giacomo, IZ6AAV Gabriele. Antagonista: la Jella Nera. Co-protagonisti: le batterie, la maniglia d’accensione del generatore 12VDC; le degustazioni locali. Il luogo della storia si svolge nella prima parte nella città di Grottammare (AP); mentre la seconda parte si svolge nel paese di Monfalcone Appennino (Ap), sul colle dove è localizzato il Punto Trigonometrico,locator:JN62RX. Il Team I6FDJ/P, ringrazia tutti, e si congeda con una domanda: ma quanta Esperienza occorre per aggirare la Jella ?
IZ6AAV, GABRIELE VAGNONI
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