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Elettra Marconi Cittadina Onoraria di Rapallo


L' Amministrazione Comunale di Rapallo, con provvedimento approvato all' unanimità nel Consiglio Comunale del 19 febbraio 2003, ha deciso di conferire la cittadinanza onoraria alla Principessa Elettra Marconi figlia del grande Scienziato. 

Il Consiglio Direttivo ed i Soci della Sezione A.R.I. di Rapallo, apprendendo con grande soddisfazione questa notizia, si sono messi immediatamente a disposizione per far si questo evento riesca al meglio.

La Principessa Elettra Marconi (la seconda da sinistra nella foto) è da sempre legata al nostro Golfo ed è ritornata spesso a Rapallo nel corso di questi ultimi anni. La ricordiamo con piacere quando ci onorò di partecipare all'  inaugurazione della Mostra Marconiana organizzata nell' antico Castello Medioevale, prestigioso simbolo della città e sede di importanti manifestazioni culturali.     

 


Due bellissimi ricordi del 19 settembre 2003. Elettra Marconi fra i Radiomatori rapallesi  e la dedica lasciataci come preziosissimo dono.

 Da "Il Secolo XIX" del 13 febbraio 2003

   

Principessa Elettra, cittadina d'onore

Rapallo ha deciso di assegnare alla figlia di Marconi il prestigioso riconoscimento

Rapallo Il comune di Rapallo conferirà alla principessa Elettra Marconi, figlia del celebre inventore italiano, la cittadinanza onoraria. L'assegnazione del prestigioso riconoscimento è stata posta all'ordine del giorno del prossimo consiglio comunale quale logica conferma dell'affetto che la famiglia dello studioso ebbe sempre nei confronti del Tigullio e di Rapallo in particolare dove, per diversi anni, Guglielmo Marconi effettuò importanti esperimenti sull'elettromagnetismo che si conclusero negli anni successivi con pratiche applicazioni, prima fra tutte la radio, destinate a rivoluzionare il mondo delle telecomunicazioni.

“Elettra Marconi ogni volta che può torna qui da noi in riviera e proprio meno di tre anni fa è salita a Montallegro per visitare il colle dal quale il padre si mise più volte in comunicazione con la stazione ricevente di Montenero, nel livornese, località dove tra l'altro ha sede un altro celebre santuario mariano - conferma il sindaco Roberto Bagnasco - D'altra parte il nostro golfo si chiama Marconi ed è un motivo in più per ricordare tutto l'affetto dei rapallesi nei confronti di questa famiglia ed ora più che mai verso la principessa Elettra che, proprio a bordo dello yacht che portava il suo nome, da bambina passò giornate indimenticabili”.

“In pieno accordo con lei stabiliremo successivamente la data per la cerimonia ufficiale alla quale si è detta entusiasta di partecipare - conclude Bagnasco - Negli ultimi quindici anni il conferimento della cittadinanza onoraria è stata concessa solo al Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta, Fra' Andrew Bertie, ad Enrico Paulucci, uno dei grandi maestri della pittura italiana del Novecento, e a Carlo Bo, professore emerito, rettore e senatore a vita per meriti culturali che per anni fu presidente della giuria dei critici del premio Rapallo-Carige per la donna scrittrice”.

 

 Da "ILSecolo XIX"

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 Da "ILSecolo XIX"  del 17 / 9 /2003


Elettra e i ricordi di papà Marconi
Rapallo Nell'intervista al Secolo XIX la nobildonna rievoca i tanti successi ma anche le sofferenze del padre. Venerdì il sindaco di Rapallo le conferirà la cittadinanza onoraria

Mio padre mi ha chiamata Elettra, come la sua nave, dalla quale nel 1930 da Genova ha acceso le luci in Australia. Era ancorata nel porticciolo Duca degli Abruzzi, io ero presente quando mio padre inventò la "navigazione cieca", che è l'odierno radar”.
 

Comincia così il racconto di Elettra Marconi, che aveva sette anni quando il padre morì. Venerdì alle 17.30, nel salone consiliare del palazzo comunale, a Rapallo, il sindaco Roberto Bagnasco e l'assessore alla Cultura Aldo Piccardo le conferiranno la cittadinanza onoraria in omaggio al padre ma anche all'impegno dimostrato nel tenere viva la memoria del grande scienziato.
Principessa Marconi, come ricorda oggi quei momenti magici, con suo padre? “Alcuni aneddoti mi sono rimasti in mente in modo particolare, ad esempio quando a Santa Margherita metteva due boe e stabiliva lo spazio necessario affinché l'Elettra potesse entrare. Mia madre ed io mettevamo due lenzuola ai bordi, lungo le quali il comandante doveva mandare la nave come se le lenzuola fossero la nebbia. Era mio padre stesso a condurla, attraverso quel percorso: fu inventato così il primo sistema radar”.

E cos'altro rammenta di particolare, visto con lo sguardo di una bambina? “Avevo cinque anni quando inventò il radar, ricordo ancora l'emozione e poi l'antenna parabolica, gli esperimenti sul terrazzo di Villa Repellini a Santa Margherita e anche quelli di Sestri Levante. In quelle zone faceva gli esperimenti dell'estrazione dell'oro dall'acqua del mare, adoperava una specie di sacchetto e da lì uscivano come delle pagliuzze di oro rosso, giallo e verde e io lo aiutavo, per questo sono molto legata a tutta la costa del Tigullio”.
 

Una vita di successi quella di Marconi ma anche di sofferenza visto che le sue invenzioni sono state apprezzate prima all'estero e la stessa nave Elettra era stata utilizzata per scopi bellici: “E' vero: si trasferì in Inghilterra per potere lavorare ai suoi studi ma gli mancava l'Italia, anche dall'America sentiva nostalgia di casa, ha attraversato l'Atlantico 87 volte per mare, ha visto tante burrasche ma per lui il mare era sempre un piacere”.

Strano per una bambina avere un genio come padre: chissà la curiosità dei suoi compagni di scuola: “Quando andavo a scuola il 25 aprile era festa nazionale proprio perché in quel giorno era nato Guglielmo Marconi. Mio padre ancora oggi è un esempio entusiasmante per i giovani perché ha fatto tutto da giovane: a 20 anni esperimenti, a 21 ha trasmesso attraverso la collina dicendo al fratello "Spara un colpo di fucile se senti il segnale", a 23 è andato in Inghilterra, a 27 fece la trasmissione radio attraverso l'Atlantico”.

Gloria Barbetta
17/09/2003
 

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Da "ILSecolo XIX"  del 17 / 9 /2003

Domani Elettra Marconi cittadina di Rapallo


Rapallo Una visita alla scuola elementare di via Ferretto, intitolata da anni al padre Guglielmo, e poi una cerimonia nel salone consiliare del palazzo comunale (ore 17.30) per il conferimento della cittadinanza onoraria.
 

Questo il pomeriggio che domani la principessa Elettra Marconi passerà nella cittadina rapallese per rendere onore alla memoria del padre, premio Nobel per la fisica nel 1909, celebrandolo con il riconoscimento della cittadinanza onoraria, che dalla cabina posta sul Monte Rosa, a Montallegro, condusse alcuni esperimenti e che spesso con la nave "Elettra" sostava nel Golfo del Tigullio dove sperimentò gli studi sulle microonde della gamma inferiore al metro, collegandosi con la propria nave a S.Margherita e al radiofaro di Sestri Levante.

“La nostra città in sole tre occasioni ha concesso la cittadinanza onoraria, riconoscendo grandi meriti a Fra Andrew Bertie, principe e gran maestro dell'Ordine di Malta, Carlo Bo scrittore e senatore a vita, ed Enrico Paulucci, uno dei grandi maestri della pittura italiana del '900 - spiega il sindaco Roberto Bagnasco - per questo motivo l'evento di domani riveste particolare importanza.
Siamo orgogliosi che la principessa Elettra si sia subito dichiarata onorata di ricevere questo riconoscimento, confermando l'affetto che ha sempre rivolto nei confronti della nostra città partecipando sempre alle numerose manifestazioni che l'amministrazione comunale ha organizzato in memoria di suo padre e venendoci spesso a trovare”.

 

Elettra Marconi è nata a Civitavecchia il 20 luglio 1930 dal matrimonio fra Guglielmo e Maria Cristina dei conti Bezzi Scali e che si è sempre impegnata per mantenere vivo nel mondo il ricordo degli esperimenti del padre e, ultimamente, per cercare di recuperare e mettere insieme i vari pezzi dell'Elettra.


18/09/2003

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Da "Il Corriere Mercantile"  del 20 / 9 /2003

   

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Da "ILSecolo XIX"  del 20 / 9 /2003

Il giorno di Elettra La figlia di Guglielmo Marconi ha ritirato la cittadinanza onoraria di Rapallo
“Sbagliato dividere lo yacht in cinque pezzi”

Rapallo “Lo yacht Elettra che si vedeva anni fa ancorato proprio di fronte a Rapallo ora non c'è più, ma la cittàè rimasta uguale ed io accolgo con entusiasmo la cittadinanza onoraria che mi viene conferita, in onore di mio padre, Guglielmo Marconi. Sono anche molto contenta che la chiglia dello yacht Elettra avrà presto una migliore sistemazione”. Così la principessa Elettra Marconi ieri ha salutato il folto pubblico che è accorso nel salone del Consiglio comunale di Rapallo per renderle omaggio mentre il sindaco Roberto Bagnasco con l'assessore alla cultura Aldo Piccardo, il presidente del Consiglio comunale Domenico Cianci e numerose autorità intervenute, offriva la cittadinanza onoraria alla figlia del grande scienziato bolognese, che fece i suoi importanti esperimenti proprio nel golfo del Tigullio.
 

E tra le personalità presenti l'onorevole Gabriella Mondello e il vice presidente della Regione Gianni Plinio: “Guglielmo Marconi sarà inserito nel percorso di Genova capitale europea della cultura: faremo un apposito convegno, la assicurato la loro presenza - ha precisato Plinio - quando inaugureremo la chiglia dello yacht Elettra, restaurata e ricollocata in migliore sede”.A tale riguardo la stessa figlia di Marconi ha aggiunto: “Rapallo mi dà la cittadinanza ma è un po' come se me la desse anche Santa Margherita perché mio padre aveva un forte legame con entrambi i luoghi, ricordo il suo attaccamento al mare, fondamentale nella sua vita come lo yacht Elettra”.

“Dividere in vari pezzi dell'Elettra fu sbagliato: il popolo italiano mandò lettere indignate al Governo, è stata una vergogna che l'Elettra sia andata in 5 pezzi invece di diventare un museo. Non è neppure vero che era ridotta troppo male, galleggiava quando l'hanno rimorchiata da Zara a Trieste, anche se una bomba aveva danneggiato la prua e nel cantiere di Muggia aveva aspettato per tanti anni prima di essere presa in considerazione.
L'Inghilterra e l'America avevano chiesto all'Italia di averla - prosegue la principessa Marconi -. Volevano farne un museo, l'Italia si è rifiutata dicendo che era una gloria italiana di proprietà delle Telecomunicazioni, e poi è finita così: terribile”.


Guglielmo Marconi, geniale fisico e inventore della radio, nacque a Bologna il 25 aprile 1874 e fu padre di tante scoperte nel campo dell'elettrotecnica, ma aveva anche un cuore d'artista e di padre affettuoso. A ricordarlo nei suoi momenti privati, indaffarato sullo yacht Elettra dove conduceva i suoi esperimenti o a passeggio per le vie del Tigullio, tra Rapallo, Santa Margherita Ligure, Portofino e Sestri Levante, proprio sua figlia: “La radio è l'invenzione di mio padre che preferisco: è servita a tante persone per salvarsi la vita, come i naufraghi nelle tempeste, che prima non potevano comunicare. Mio padre ha fatto invenzioni utili per salvare le vite umane e anche apparecchi fondamentali per la navigazione aerea. Nei suoi ultimi discorsi parlava dell'etere... Quando penso a mio padre anche io guardo verso il cielo: mi sembra di vederle queste onde che lui ha scoperto e imbrigliato. Questo mi emoziona ancora oggi”.


Gloria Barbetta
20/09/2003

 


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