Elettra Marconi torna a Coltano

 

Il  3 Agosto 2011, Elettra Marconi, figlia di Guglielmo, e' intervenuta a Coltano all' incontro su "la Scienza al servizio dell'Umanitą", nell'ambito di una serie di tavole rotonde volte alla ricerca di intenti comuni tra istituzioni e territorio, come rappresentante di una delle scoperte del secolo che di fatto ha rivoluzionato il nostro modo di vivere.

Tra la fine del 1800 e i primi decenni del 1900 in tutto il mondo le ricerche e scoperte scientifiche stavano dando i primi risultati e Guglielmo Marconi in Coltano, nella pianura tra Pisa e Livorno, era riuscito a costruire dal nulla, tra le problematiche che solo possiamo immaginare, la prima stazione ricetrasittente intrcontinentale del mondo che per i primi anni utlizzata per scopi civili e dopo lo scoppio della Guerra rilevata dalla marina Militare Italiana per le comunicazioni all'interno del bacino del Mediterraneo.

Elettra Marconi pił di una volta e' venuta in Coltano ed ogni volta ci mostra gratitudine per poter rivisitare un ambiente che Lei sente come familiare, sebbene le reali costruzioni marconiane sono quasi tutte distrutte dal tempo o dalle mine tedesche. 

 

La discussione e' poi passata alle esperienze personali di Elettra vissute con il padre Guglielmo ed ai presenti hanno fatto rivivere momenti di grande emozione.

Dalle sue parole traspare la amarezza nel vedere, che laddove suo padre ha fatto tappa con le sue sperimetazioni  radio nel mondo il luogo e' poi divenuto punto di interesse e di rispetto nei confronti di questi eroi di inizio secolo, con musei mčta di turisti e scolaresche, tranne che in Italia.

 

Negli stessi giorni la Villa Medica, centro storico di Coltano, e' rimasta aperta al pubblico con le stanze impegnate in mostra di pittura, una libreria, la sala convegni, mostra dei reperti etruschi rinvenuto nella piana, mostra fotografica sulle esperienze di Marconi ed una piccola esposizione di apparati surplus. In foto IW5DAP, IZ5LZP, ELETTRA MARCONI, IK5ZTT.

 

 

La Villa Medicea, anche dopo l'iniziativa del FAI dello scorso anno, e' in procinto di iniziare una "seconda vita" con lavori di ristruttrazione previsti entro breve tempo. Abbandonata per decenni, e con essa anche le costruzioni marconiane poco distanti, potrebbe divenire un importante centro socio-culturale e o di ricerca ed inoltre le numerose costruzioni dell'area potrebbero essere rivalutate dal punto di vista turistico.