Arrivederci!
Cari lettori, con questo numero del Risveglio
- Junior ci congediamo da voi. Sta per finire l'anno scolastico, infatti.
Purtroppo, perché ci eravamo abituati, a questo appuntamento. Quest’anno
è stato possibile collaborare un po anche con gli studenti del Classico
di Ivrea.
Collaborare con gli studenti delle superiori
è stato per noi un onore. Ringraziamo a nome dell’Unicef che rappre-sentiamo
per il Canavese que-sto giornale per aver dato uno spazio fisso ai problemi
del-l’infanzia, ringraziamo il direttore che ci ha aiutato a capire la
realtà scrivendo i suoi commenti così semplici e chiari.
L’idea di partenza era quella di chiedere aiuto ai giornalisti per rendere
le noti-zie comprensibili dai ragazzi, “portando l’informazione a livello
di infanzia”. Noi siamo soddisfatti dello sforzo fatto da questo giornale.
Concludiamo con un invito a tutti i
lettori adulti: provate ogni tanto a mettervi nei panni dei bambini, che
sono i più deboli, quando leggete una notizia. E’ facile, perché
tutti gli adulti sono stati bam-bini. E’ sufficiente fare un pic-colo sforzo
di memoria.
Con questo numero si conclude per
questo anno scolastico il Risveglio Junior. Si conclude con la speranza
che riprenda nel prossimo autunno. Al saluto e ai ringraziamenti del Parlamentino
di Piverone, che ha sostenuto il peso maggiore della fatica, credo di dover
aggiungere alcune mie riflessioni. Questo appuntamento settimanale è
sempre stato molto desiderato. Ogni settimana io, e spero anche i lettori,
sono stato costretto a riflettere e a confrontarmi con notizie serie e
importanti. Forse va riconosciuto anche il merito di insegnanti capaci
di offrire stimoli, ma è certo che i ragazzi e le ragazze hanno
saputo scegliere notizie non banali. Questo pone una domanda agli adulti
che spesso scelgono giornali pettegoli e scandalistici. Molto importante
per me è anche lo sforzo di usare un linguaggio comprensibile per
i bambini. Significa infatti comunicare realtà e non vendere parole.
L'ultima considerazione. Mettersi dalla parte dei bambini: imparare a guardare
con gli occhi degli altri è far vincere la civiltà e la pace.
Arrivederci ragazze e ragazzi.
beppe scapino