TORINO - APPROVATA LA NUOVA LEGGE
IN CONSIGLIO REGIONALE
Nasce un unico
distretto dei vini del Canavese e del nord Piemonte
CALUSO - Un’importante legge regionale
riguardante il settore vinicolo, e di notevole interesse anche per Caluso,
Carema e gsiglioli altri centri di produzione di vini Doc del Canavese,
è stata approvata all’unanimità nella seduta del 6 luglio
dal Consiglio Rgi altri centri di produzione di vini Doc del Canavese,
è stata approvata all’unanimità nella seduta del 6 luglio
dal Consiglio R egionale riunitosi presso la sede di Palazzo Lascaris in
via Alfieri a Torino. La legge disciplina i “distretti dei vini’’ e “le
strade del vino’’ ed apporta modifiche ad una precedente legge regionale
del 1980 riguardante le enoteche regionali, le botteghe del vino o cantine
comunali ed i musei etnografici ed enologici.
Con la nuova legge saranno istituiti
in Piemonte due grandi Distretti dei Vini: il primo comprende Langhe, Roero
e Monferrato, mentre del secondo faranno parte Canavese, Coste della Sesia
e colline novaresi. I Comuni ammessi a far parte dei distretti verranno
individuati dalle rispettive Province entro sessanta giorni dall’entrata
in vigore della legge, ma è evidente che Caluso (con i suoi quattro
prestigiosi vini Doc) entrerà a far parte del Distretto Canavese,
Coste della Sesia e colline novaresi. Il disegno di legge (composto da
17 articoli) stanzia complessivamente undici miliardi di lire entro il
2001.
Ogni Distretto sarà guidato da
un Consiglio, nominato dal Presidente della Giunta Regionale e formato
dai Presidenti delle province interessate, da tre Sindaci per ciascuna
Provincia, dai Presidenti delle Camere di Commercio, da rappresentanti
di associazioni e consorzi produttivi, del mondo dell’enogastronomia e
della promozione turistica. Il consiglio elegge al proprio interno il Presidente
ed un Comitato Esecutivo di 12 membri e dovrà dotarsi di un piano
triennale e di programmi annuali di attuazione con il compito di definire
le iniziative, gli strumenti, gli interventi tecnici e f inanziari finalizzati
a raggiungere i propri obiettivi.
Seconda grande innovazione del nuovo
provvedimento è la riforma della legge regionale numero 37 del 1980:
le enoteche regionali potranno anche fungere da centri di informazione
e prenotazione per soggiorni e visite nei territori dei Distretti e lungo
le strade dei vini. Queste ultime non saranno più semplici
percorsi segnalati e pubblicizzati con apposita segnaletica, ma diventeranno
lo strumento attraverso cui le risorse dei territori vinicoli e le relative
produzioni potranno essere divulgate e promosse in forma di offerta enogastronomica,
turistica e ricreativa.
Per effetto della legge, infine, le
enoteche regionali si consorzieranno con atto pubblico insieme ad associazioni
di produttori e consorzi di tutela delle Doc e Docg per costituire l’”Enoteca
del Piemonte’’, con lo scopo di promuovere e valorizzare le pregiate produzioni
vinicole della nostra regione. L’Enoteca del Piemonte avrà sede
probabilmente a Torino e sarà finanziata dalla Regione ed altri
Enti Locali per un periodo di cinque anni a partire dal suo insediamento.
In conclusione l’assessore all’Agricoltura,
Giovanni Bodo, ha dichiarato: “L’approvazione di questa legge concludfe
un impegno assunto da tempo dagli amministratori regionali e risponde alle
aspettative degli operatori sul territorio perché permetterà
ai nostri vini, già molto apprezzati, di accrescere la loro affermazione
a livello nazionale ed internazionale. Desidero ringraziare i colleghi
del consiglio per il lavoro svolto in commissione ed i miglioramenti apportati
al testo’’.
paolo meo
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