OUAGLIUZZO - ANNY E ANDRE’ VAN RIEL, OSPITATI DA AMICI
 
La via Francigena alla "rovescia" per una simpatica coppia olandese 

IVREA - La via Francigena percorsa alla rovescia da Roma a De Moer, in Olanda. Una prestazione atletica fuori dal comune che vede impegnati due viandanti olandesi animati da spirito giovanile e sorretti da doti morali e umane di grande spessore. Sono Anny e André van Riel, coniugi in pensione ed entrambi sessantacinquenni. Li abbiamo incontrati a Quagliuzzo, ospiti di vecchi amici, Vica e Italo Ghirardo dove, oltre godere il meritato riposo, dovevano anche provvedere alla riparazione del carrettino sul quale trovano posto gli oggetti, pochi ed essenziali, per un’avventura del genere.  
Ad André, che capisce e parla discretamente la nostra lingua, abbiamo chiesto il perché di un pellegrinaggio al contrario. Questa la risposta: "Volevo essere sicuro di arrivare a Roma, raggiunta in automobile con il figlio Wijnard, il giorno di Pasqua per la Messa papale già prenotata in Olanda. E poi anche perché è meglio camminare nel Lazio nel mese di aprile e attraversare le Alpi a giugno". Una camminata di 1.777 chilometri teorici che non tiene conto delle varianti dovute alla ricerca del posto per riposare e dormire suddivisa in 81 tappe di circa 25 chilometri.  
Anny e André hanno raggiunto Ivrea con 814 km. nelle gambe passando da Siena, Parma e Pavia. Transiteranno poi a Losanna, Besancon, Verdun e Liegi prima di raggiungere De Moer.  
L’impresa di questa coppia dai capelli bianchi e dai limpidi occhi azzurri è la realizzazione di un vecchio sogno maturato nel corso di molti anni. Si sono allenati per quasi quattro mesi per stabilire la giusta media chilometrica quotidiana stabilendo una giornata di riposo ogni quattro di cammino. Il programma, molto dettagliato, comprendeva anche soste in abbazie, conventi, campeggi ed alberghi ma non sempre hanno trovato l’accoglienza desiderata. Una ventina di volte hanno passato la notte in tenda. Hanno in compenso trovato molta cordialità, ammirazione e qualche volta ospitalità gratuita da parte di persone incontrate casualmente. A Fiorano Modenese sono stati festeggiati a lungo e ricevuti dal Sindaco. Anny e André camminano per le vie d’Europa vestiti di pantaloni e camicia di tela leggera e calzano scarponi dalla robusta suola di gomma. Il loro guardaroba è un carrettino, ideato dallo stesso André ed assemlato con l’aiuto dei suoi amici. Il carrettino ha il telaio in alluminio e tre ruote gommate di cui una direzionale più piccola, il tutto sorregge un contenitore di plastica incassato e ricoperto da un telo impermeabile. Al telaio sono collegate due leggere sbarre smontabili per il trai  
no che avviene tramite una imbragatura che André si mette a tracolla con un piccolo zaino sulle spalle.  
Completano il bagaglio con una piccola tenda, un telefono celulare e una macchina fotografica che, dalle parti di Pistoia, è stata dimenticata e prontamente ritrovata. Una bandierina arancione, fissata al carrettino, avverte della loro presenza gli automezzi in transito.  
Un fuori programma indesiderato è avvenuto dalle parti di Viterbo, dove il carrettino si e rotto. Riparato alla meglio è stato poi sapientemente messo in sesto da Gianni Carozzino, poeta di Albiano, che è anche un provetto meccanico e valido assemblatore di fantasiose e piacevoli sculture metalliche che espone nel suo giardino.  
  
maurilio trovati