Il boicottaggio è un’interruzione
organizzata, collettiva e temporanea dell’acquisto di uno o più
prodotti, per indurre le aziende produttrici a cambiare i propri comportamenti
dannosi e scorretti. Gli esempi di boicottaggi riusciti sono più
numerosi di quanto si possa pensare, soprattutto perché le aziende
sono particolarmente attente ai profitti e sensibili all’immagine. Il boicottaggio
era uno degli strumenti di lotta nonviolenta preferiti da Gandhi ed oggi
ne fanno largo uso i Paesi di cultura anglosassone.
1 - Contro la Nestlé, in particolare su Nesquik e Nescafé. La Nestlé è una delle maggiori multinazionali del settore alimentare e primo produttore mondiale di latte in polvere. Tra le popolazioni povere l’allattamento artificiale, quando non è strettamente necessario, è pericoloso per i bambini, che sono più esposti a malattie di tipo gastrointestinale, per le condizioni igieniche in cui vivono. Secondo l’Unicef, un milione e mezzo di bambini muoiono ogni anno per gli effetti del latte in polvere. 2 - Contro la McDonald’s. Nel 1997 ad Hong Kong sono state intossicate dall’acetone 220 operaie che lavoravano alla confezione di giocattoli che la McDonald’s regala ai bambini a scopo pubblicitario, per indurli a consumare i prodotti dell’azienda ed a frequentare i suoi locali. Le operaie hanno accusato malesseri gravi, tanto da essere costrette a restare a casa per alcuni giorni. Per questo motivo sono state licenziate. La campagna di boicottaggio contro la McDonald’s ha come primo obiettivo di convincere l’azienda a riprendere in fabbrica le donne licenziate e poi di cambiare i metodi di lavorazione dei giocattoli. 3 - Contro la Walt Disney. Forse pochi lo sanno che dietro al mondo incantato della Walt Disney, dove tutto sembra bello e dove i buoni vincono sempre, esiste una realtà di sfruttamento della mano d’opera. Le felpe con l’immagine di Pochaontas, che i nostri bambini amano indossare, sono confezionate ad Haiti, dove le operaie lavorano 10 ore, stando in piedi, al giorno alla catena di montaggio, con il divieto di parlare e di andare al bagno più di due volte al giorno e con una pausa-pranzo di appena 10 minuti. Chi protesta, viene licenziato. La paga è di £. 3.440 al giorno, ed un’operaia impiega 100 anni per guadagnare quanto guadagna l’amministratore delegato in un’ora. |