L'arrivo della bella stagione
stuzzica la creatività: si ha voglia di viaggi, di cose diverse;
si respira il profumo della libertà. A maggio si programmano le
vacanze: si studia con attenzione quanto offre il mercato, poi si decide.
Accanto a quelli che vanno sul sicuro, il "tutto compreso" delle agenzie
turistiche, sono sempre più numerosi i giovani e le famiglie che
decidono di spendere le vacanze nel segno della solidarietà.
Sono ormai tante le organizzazioni
laiche e cattoliche, le associazioni di volontariato, i centri di cultura
che offrono possibilità interessanti, alla portata di tutte le tasche.
Sono state pubblicate due guide, i cui contenuti si equivalgono: Vacanze
contromano (ed. Berti, 144 pagine, 15000 lire) e Guida alle vacanze alternative
di Roberto Bosio (ed. EMI, 156 pagine, 17000 lire). Le proposte che le
due guide illustrano si possono raggruppare attorno a queste esperienze:
TURISMO RESPONSABILE
E' un turismo che rispetta
e valorizza la diversità delle culture e l'ambiente. Permette di
incontrare le popolazioni locali, di visitare cooperative, asili, scuole,
carceri, progetti di sviluppo. Offre la certezza che il denaro investito
per un viaggio va, almeno per il 40%, a vantaggio della comunità
locale. Viene, inoltre, destinata una piccola percentuale al finanziamento
di un progetto di sviluppo, che è possibile conoscere nel corso
del viaggio.
Chi partecipa a questa
esperienza è invitato a partecipare, prima a degli incontri di preparazione
e dopo a un incontro di verifica. Il turismo responsabile assicura, comunque,
una vacanza, durante la quale c'è il tempo di vedere e sperimentare
tutto ciò che il turismo tradizionale offre: spiagge, parchi naturali,
storia e architettura, feste e piatti caratteristici.
Esiste un'associazione,
l'AITR (Associazione Italiana per il Turismo Responsabile), che riunisce
i vari enti del settore e ne garantisce l'affidabilità.
CAMPI DI LAVORO
Ce n'è per tutti
i gusti, in Italia e all'estero. Per chi ama la natura, c'è la possibilità
di fare un'esperienza legata alla difesa dell'ambiente, reso sempre più
fragile dall'attività dell'uomo, come pulire spiagge, ripristinare
sentieri di montagna, raccogliere materiali riciclabili, monitorare la
presenza e le abitudini dei lupi e delle tartarughe. Gli appassionati di
archeologia e di restauri possono trovare chi li occupa in scavi, o ristrutturazioni
di case, chiese e castelli.
Alcuni campi di lavoro, oltre all'attività
manuale, prevedono anche momenti di riflessione, o seminari su temi come
l'immigrazione, i consumi etici, gli squilibri tra nord e sud del mondo.
Esiste, inoltre, la possibilità
di partecipare a campi di formazione veri e propri, come corsi di teatro
dell'oppresso, stage di educazione alla pace e alla giustizia.
ESPERIENZE IN MISSIONE
Non si tratta abitualmente
di campi di lavoro o di esperienze, anche brevi, di volontariato, ma di
viaggi di conoscenza e di amicizia, che permettono di incontrare un mondo
dove mancano le cose più elementari e dove ci sono persone, religiosi
e laici, che si mettono a servizio dei più poveri.
A chi partecipa a un viaggio
in missione è richiesto tanto spirito di adattamento e, ancora prima
di partire, la disponibilità a lasciarsi cambiare dall'incontro
con il sud del mondo.
La validità di un'esperienza
in missione si può verificare al rientro a casa, quando si riesce
a mettere in discussione il proprio stile di vita, si aprono le porte agli
esclusi e si incomincia a pensare in modo più solidale.
Nelle due guide segnalate,
si trovano molte informazioni, indirizzi, indicazioni di siti Internet:
da sottolineare l'attenzione ai portatori di handicap, per i quali sono
proposte esperienze che favoriscono l'integrazione con le persone cosiddette
"normali".
Nell'ambito delle vacanze
diverse, vorrei ancora segnalare il numero speciale della rivista Volontari
per lo sviluppo, pubblicata dal CISV (Comunità Impegno Servizio
Volontariato), dove sono descritte nei dettagli 12 proposte per incontrare
popoli e culture, dall'A alla Z (Albania…Zanzibar)
Anche il Centro missionario
di Ivrea da parecchi anni, senza troppo pubblicità ma con buoni
risultati, offre la possibilità di visitare le missioni del Brasile
e di conoscere da vicino i progetti realizzati: sono già più
di 200 i giovani che vi hanno partecipato. Alcuni, in seguito all'esperienza
vissuta, hanno deciso di ripartire e dedicare un po' più di tempo
a un progetto, in particolare a Catavento, che si occupa di bambini di
strada.
In questo momento una decina
di giovani si sta preparando, con un corso di lingua e cultura brasiliana,
a partire in agosto per il Brasile.
don gianni giachino