IVREA - Qualche anno fa
molte organizzazioni del volontariato e della solidarietà sociale
iniziarono ad interrogarsi sul ruolo del denaro, della finanza e dell'impresa.
Presero così coscienza di quanto lo sviluppo e il benessere di una
collettività fossero in stretto rapporto anche con il denaro e con
le attività ad esso collegate. Ci fu allora la consapevolezza che
un atteggiamento di distacco da questi mezzi avrebbe potuto definitivamente
sancire una delega che avallava un'idea di sviluppo economico non sempre
al servizio dell'uomo. Veniva quindi messo in discussione verso quale sviluppo
e crescita fossero finalizzate le attività finanziarie. Si sentì
allora l'esigenza di una più ampia concezione dello sviluppo umano
e sociale, uno sviluppo, cioè, ove la produzione della ricchezza
e la sua distribuzione si fondassero sui valori della solidarietà
civile piuttosto che sull'imperativo dell'efficienza. Nacque così
l'idea di banca etica, una banca intesa come punto di incontro tra risparmiatori
che condividevano l'esigenza di una più consapevole e responsabile
gestione del proprio denaro, e quelle realtà socio-economiche che
avevano come finalità la realizzazione del bene comune.
Dal 1978 al 1986 nascono
in Italia le MAG (Mutua AutoGestione) delle cooperative finanziare che
orientano la propria attività a soggetti e progetti che abbiano
una forte caratterizzazione di attenzione al sociale, dall'ambiente ed
il biologico, al lavoro e la cultura, alla cooperazione con i paesi in
via di sviluppo.
Nel 1997 l'iniziativa comincia
ad avere peso e visibilità a livello nazionale, in particolare si
affacciano gli Enti Pubblici ed inizia un proficuo dialogo con essi.
L'otto marzo1999 Banca
Etica apre a Padova il suo primo sportello, dando così l'avvio all'operatività
su tutto il territorio nazionale.
La Banca Etica è
una banca popolare. Questa è la forma giuridica che permette di
operare a livello nazionale, tenendo fede ai principi fondanti della cooperazione
e della solidarietà. La banca popolare infatti ha caratteristiche
che favoriscono l'azionariato diffuso e l'esistenza di processi democratici
di decisione e di partecipazione. Con il principio "una testa, un voto"
viene sancita la supremazia del socio, in quanto persona, sul capitale
finanziario. Solo i soci potranno possedere, vendere, acquistare azioni
della banca.
Banca Etica ha ricevuto
l'autorizzazione ad operare da parte di Banca d'Italia nel dicembre 1998
e ha aperto il primo sportello l'8 marzo 1999. Il cliente può scegliere
gli impieghi tra: cooperazione sociale e volontariato organizzato; associazioni
ambientaliste e agricoltura biologica; cooperazione allo sviluppo del terzo
mondo; commercio equo e solidale; iniziative culturali; nessuna preferenza.
Il risparmio di Banca Etica,
come per tutte le altre banche, è garantito dal Fondo Interbancario
di Tutela dei Depositi e dal patrimonio della banca stessa. Sulla corretta
gestione e sul rispetto della normativa vigila la Banca d'Italia.
Per meglio capire la Banca
Etica e le MAG e soddisfare le nostre curiosità, il gruppo Bilanci
di Giustizia di Ivrea ha organizzato un incontro libero a tutti con
Francesco Bernabei di Banca Etica e Lorenzo Vinci della MAG 4 - Piemonte
per venerdì 18 maggio alle ore 21 presso il salone parrocchiale
del quartiere S. Giovanni.
per il gruppo b.d.g.
paolo miolo