SCARMAGNO - IL NUOVO PROPRIETARIO
SCRIVE AI LAVORATORI
FULCHIR: PERCHE’
L’ACQUISIZIONE DI OP COMPUTER E COSA FAREMO
L’imprenditore friulano
Carlo Fulchir, capo della cordata che ha rilevato Op Computer, si rivolge
con uno scritto ai dipendenti, spiegando i motivi dell’acquisizione.
Tutti sanno che abbiamo
acquisito l’Op Computers. Riteniamo che i lavoratori della Op Computer
abbiano il diritto di sapere perché lo abbiamo fatto e quali sono
le loro concrete prospettive di riacquisire un lavoro perduto. Nel 1990
abbiamo elaborato un progetto di sviluppo, nel settore della componentistica
e dell’ingegneria di prodotto e di sistema per l’informatica e per le telecomunicazioni.
Partendo dall’Elektromec abbiamo così via via acquisito l’Upm, la
Pba, la Fhm. Abbiamo stabilimenti a Padova, Marcenise, Scarmagno, Pagani
e perfino a Kiel.
Tutte queste aziende sono
ben integrate nel gruppo, consentono sinergie ed economie di scala e sono
tutte redditizie. Occupano più di 1.000 addetti e fattureranno nel
1999 quasi 380 miliardi, avendo reali prospettive di ulteriore crescita.
Per completare il nostro piano industriale mancava un’azienda che realizzasse
prodotti per l’informatica e le telecomunicazioni. Questo è il motivo
per cui abbiamo comperato l’Op Computer.
Siamo consapevoli che è
una sfida importante e proprio per questo il nostro gruppo metterà
in campo tutta l’energia e l’impegno necessari per vincere. Sappiamo anche
che l’Op sarebbe una scatola vuota senza le competenze, l’esperienza e
le professionalità dei suoi lavoratori. Per questo crediamo di poter
contare su persone che vogliono lavorare con la stessa passione che abbiamo
noi per riportare l’azienda a quella posizione di preminenza sui mercati
che ha avuto nel passato.
Da parte nostra c’è
un impegno reale di riportare, a partire dal 2000 ed entro il 2002 , oltre
mille lavoratori dentro l’azienda. Quando si affronta una sfida come la
nostra ci deve essere un comune progetto ed una reciproca fiducia che certamente
andranno dimostrate e verificate da entrambe le parti. Questo consente
a tutti noi, di guardare al 2000 con speranza e con l’augurio che possa
essere davvero primo di una lunga serie di buoni anni. Nell’auspicio di
avervi vicini come lo siete stati fino ad oggi, dal profondo del cuore
vi auguro un felice Natale.
carlo fulchir |