Gli avvenimenti della politica italiana
non presentano grandi novità: solite discus-sioni e prospettive
nebulose. Intanto l'EURO, la moneta europea perde consisten-za, e i vari
centri di potere economico - italiano ed europeo - sembrano far dipen-dere
ogni crisi economica dal sistema delle pensioni.
EURO IN CRISI?
L'economia moderna prescinde in gran
parte dai riferimenti ai beni economici. Una moneta trae la propria forza
dal potere politico e non dalle riserve auree. Uno dei motivi della potenza
degli USA consiste nel fatto che il dollaro è diven-tato unità
di misura economica. E questo permette agli USA di trasferire anche le
proprie crisi. Questa premessa aiuta a comprendere uno dei motivi della
crisi del-l'EURO. E' una crisi politica prima che economica.
QUALE EUROPA
Il problema dell'Europa consiste nella
direzione che deve prendere. Se continuerà ad essere un insieme
di stati autonomi e, a volte, antagonisti, essa non potrà gio-care
un ruolo importante né sul piano della concorrenza economica simboleggiata
dal valore della moneta, né sul piano politico di fronte ai conflitti
che caratterizza-no il mondo attuale. O l'Europa trova una sua unità
o continuerà ad essere un soggetto subordinato agli USA. Ma quale
può essere l'unità europea? Molte spinte convergono a fare
dell'Europa una replica degli USA: società del capitale, del liberismo,
eliminando ogni forma di welfare state (stato sociale). Anche questa soluzione
dissolverebbe il ruolo dell'Europa. L'Europa mantiene la sua identità
soltanto se mantiene alcune caratteristiche: una forte coesione sociale,
un'atten-zione verso i soggetti più deboli sono dati irrinunciabili
di questa identità.
LE PENSIONI
Rientriamo nella vita italiana. Sembra
- e alcuni organismi europei liberisti lo confermano - che il sistema pensionistico
sia l'ostacolo allo sviluppo. E' strano che in una società complessa
esista un fattore così decisivo. Comunque molte forze politiche
cavalcano questa tesi. Nella minoranza come nella maggioranza. E' evi-dente
che si può distribuire ricchezza soltanto se la si produce. Rimane
però una domanda: la ricchezza è un bene senza controllo?
Si controlla il lavoro, i salari, eccetera. Non il profitto. E' normale?
La discussione sulle pensione - già oggetto di contrattazione peraltro
- rientra in questo clima.
GLI SCIOPERI
A rendere più pesante il clima
di questi giorni, nei quali ai soliti passeggeri si uni-scono quelli delle
vacanze, ci sono gli scioperi nel settore dei viaggi, dalle ferrovie agli
aerei. Lo sciopero è uno strumento di lotta che non può essere
messo in di-scussione, ma che deve essere usato con criterio. In primo
luogo se colpisce l'utente di un servizio deve coinvolgerlo nella critica
alla proprietà (Compagnia aerea o ferroviaria). In secondo luogo
non deve apparire un'arma di ricatto. Infine un sindacato deve mirare a
rendere il servizio più attento alle esigenze dei cittadini.
beppe scapino |