La situazione politica è ancora determinata
dai recenti risultati elettorali. Chi ha perso è alla ricerca di
nuove strategie e chi ha vinto cerca di non dilapidare il capitale conquistato.
Nello stesso tempo le discussioni sul DPEF ripropongono i temi dello stato
sociale e delle pensioni. Meno importante è la protesta di Pannella
e Bonino contro la scelta di Monti come commissario europeo.
IL CENTRO-SINISTRA
La maggioranza continua a vivere nelle
polemiche, alcune interne ai partiti della coalizione, altre sulla strategia
del governo. Il centro-sinistra paga due errori. Il primo è quello
di non aver concordato con le altre coalizioni di centro-sinistra al potere
una politica europea meno liberista andando oltre il trattato di Maastricht.
Il secondo è di non aver valutato le conseguenze della caduta del
governo Prodi. Prima era il governo dell'Ulivo. Dopo era quello di una
coalizione dove le spinte centrifughe, gli interessi dei singoli partiti
acquistavano un peso sempre maggiore. Ora la maggioranza deve prendere
coscienza della necessità di ritrovare una unità - di programmi,
di valori - oppure rischia di dissolversi.
I POPOLARI
All'interno della maggioranza gioca
un ruolo importante la crisi dei Popolari. Rifondare il partito su base
federale e con un ritorno alle origini - come propone Martinazzoli - o
cercare altre strade? Se si valuta un fatto positivo entrare in un sistema
bipolare credo che la via non consista nel rifondare partiti ma nel partecipare
a nuove forme di aggregazione politica mantenendo una propria base culturale.
Per spiegarsi un partito dell'Ulivo con circoli popolari, socialisti, ecologisti,
eccetera. Compito dei circoli è mantenere i contatti fra ceto politico
e società civile senza inutili burocrazie.
IL CENTRO-DESTRA
Il centro-destra, pur vantando una vittoria
elettorale, non è privo di problemi. Berlusconi cerca di sfruttare
la vittoria con un attivismo su tutti i temi in discussione. Il suo attivismo
però si scontra con lo scetticismo di AN. Il problema di AN non
consiste tanto in quello della leadership del Polo - che pure viene messa
in dubbio. E' un altro. AN teme che Berlusconi si sia appropriato dell'eredità
dell'ultima DC e quindi di essere riportata ai margini e utilizzata
come serbatoio di voti.
QUALI SCELTE?
Tutte queste polemiche però possono
acquistare valore soltanto se sono unite a scelte che creano politiche
alternative. Oggi non può essere messa in discussione l'economia
di mercato. Ma esistono diversi tipi di mercato che distinguono un polo
dall'altro. Esiste un mercato liberista e un mercato con regole per tutti
gli attori sociali; un mercato individualista e un mercato che riconosce
una serie di beni del cittadino (salute, casa, istruzione: il welfare).
Queste sono le linee discriminanti intorno alle quali la maggioranza può
ricostruirsi e la minoranza darsi una linea politica. Il resto sono chiacchiere.
beppe scapino |