Finalmente si è giunti a indicare
i candidati con molte polemiche. Polemiche anche fra ministri su problemi
ambientali e tutela della salute. E per finire polemiche sulla data e luogo
del referendum lombardo.
LA SCELTA DEI CANDIDATI Le polemiche, i ricatti che accompagnano
la scelta dei candidati nei collegi uninominali sono frutto diretto del
sistema elettorale. Le coalizioni non sono realtà omogenee, ma il
frutto di formazioni diverse. E' logico che ogni formazione tenti di assicurarsi
una congrua rappresentanza in collegi ritenuti sicuri. O si adottano delle
forme di elezioni primarie o si passa al doppio turno - dove la scrematura
fra i candidati verrebbe fatta dagli elettori - o rivedremo queste forme
di mercanteggiamento. Gli aspetti più deteriori in questa fase,
a mio avviso, consistono nella disinvoltura con la quale si è passato
da un gruppo all'altro. Il partito di D'Antoni si è distinto in
questa caccia agli scartati delusi. Un secondo dato negativo è l'uso
delle liste civetta da parte dei due poli principali. Il meccanismo dello
scorporo - cioè il non contare nel proporzionale i voti della lista
del candidato eletto - deve servire a riequilibrare gli effetti del maggioritario.
Infatti in teoria il maggioritario può vedere vincitrice una coalizione
che ha ricevuto meno voti a livello nazionale. Ora le liste civetta impediscono
questo riequilibrio democratico. E' certo comunque che il sistema elettorale
presenta molti difetti sui quali si dovrà intervenire.
PROGRESSO E SALUTE La polemica fra i ministri Veronesi
e Bordon pone in risalto un problema generale. Quali devono essere i rapporti
fra progresso, ricerca scientifica, da una parte, e benessere e salute
dei cittadini, dall'altra. Gli uomini di scienza tendono a minimizzare
i rischi del progresso, mentre cresce nell'opinione pubblica un timore
sulla ricerca. La tensione non è di facile soluzione. Esistono anche
problemi di competitività economica e di comunicazione che complicano
i problemi. Mi pare però che dove il dubbio sui danni ai cittadini
sono fondati l'interesse alla salute deve prevalere sulla ricerca o sull'uso
di strumenti magnetici. Al politico e al legislatore va richiesto un grande
equilibrio.
REFERENDUM Il voto sul referendum proposto dalla
Lombardia ha creato un clima confuso. Si sono visti tentativi di soluzione
che sembrano ignorare le normative vigenti. In primo luogo il referendum
lombardo pone un quesito privo di conseguenze pratiche ma che creerebbe
un clima favorevole alla devolution. La Consulta permette che si svolga,
ma potrebbe poi dichiararlo nullo perchè anticostituzionale. Formigoni
decide che il voto si tenga il 13 maggio con le elezioni politiche. Amato
dichiara che non si possono usare gli stessi luoghi. Motiva questa decisione
con la legge che ha indetto le elezioni e che non parlava di referendum
per la Lombardia. L'urna del referendum potrebbe rendere invalido il voto
in Lombardia. Se è così, chi sceglie i consulenti legali
in Lombardia?