Avvenimenti di cronaca hanno ridotto
la spazio che normalmente i mass media danno agli avvenimenti politici.
Per lo più abbiamo assistito a risse poco decorose.
LA CONFERENZA DI
AN Conferenza programmatica di AN a Napoli.
Interessante per diversi motivi. In primo luogo vedere come Fini riusciva
a placare le contestazioni interne. In secondo luogo misurare i rapporti
con gli alleati della Casa delle Libertà. Cosa possiamo dire? Fini
ha fatto leva sull'orgoglio del partito e sul richiamo ai valori tradizionali
della destra. Al di là delle parole AN si presenta come alfiere
di una politica decisionista o, meglio, autoritaria. Non ha convinto tutti
nel partito, ma non si è creata una opposizione decisa. Per quanto
riguarda i rapporti con gli alleati si vedono le contraddizioni al di là
di una concordia apparente. Berlusconi boccia l'idea di un vicepresidente
unico, dichiarando così AN un alleato subalterno. La definizione
di AN come la Lega del Sud non piace a molti che ancora non si fidano di
Bossi. Sono tensioni mascherate dal fatto che sono all'opposizione, ma
reali.
BERLUSCONI E RUTELLI Berlusconi ha rifiutato la proposta
di un dibattito televisivo con Rutelli. Il leader del centro destra dichiara
di non accettare il candidato scelto dalla coalizione avversaria. Ogni
schieramento è libero di scegliere la propria linea di propaganda,
ma non può decidere per le coalizioni rivali. E' una semplice regola
di democrazia.
L'ITALIA DI BERLUSCONI Durante la Conferenza di AN a Napoli
Berlusconi, oltre a mettere in riga i leader suoi alleati, ha fatto dichiarazioni
inquietanti. In caso di sua vittoria farebbe annullare l'elezione di Rutelli
e cambierebbe unilateralmente la Costituzione anche nella prima parte.
Successivamente ha ridotto la portata di quelle dichiarazioni. L'aspetto
inquietante per chi crede alle regole della democrazia è questa
pretesa di sentirsi padrone di uno Stato. A proposito di Rutelli ci sono
dubbi sulla sua candidatura per aver tardato la data delle dimissioni da
sindaco, ma esistono organismi per valutarne la legittimità.
UN'ASSEMBLEA COSTITUENTE? E' l'ultima offerta di Rutelli al Polo
per stemperare il clima elettorale. Ma è un'offerta poco convincente.
La Costituzione non può essere merce di scambio, soprattutto nei
suoi principi fondamentali. L'Assemblea Costituente ha valore quando muore
un regime, non quando si modernizza un sistema politico.
I PARTITI OGGI Un'ultima considerazione generale. Oggi
esistono difficoltà nelle coalizioni. Uno dei motivi sta nel fatto
che sono nati due tipi di partito. Uno è legato al leader in maniera
fideista e lo segue in tutti i suoi spostamenti: pensiamo a Bossi. L'altro
è legato a un'ideologia ed è meno flessibile: i Verdi o RC
sono un esempio. Il primo tipo di partito vanifica la dialettica democratica;
il secondo rischia di chiudere ogni spazio alle decisioni.