L'appuntamento con la 3 Giorni del Consiglio Pastorale diocesano dovrebbe sempre costituire un momento forte nella vita di una comunità diocesana. Quest'anno il programma presenta alcune caratteristiche interessanti. In primo luogo un certo decentramento dei vari momenti. Un decentramento che risponde ad esigenze pratiche ma che suggerisce anche l'attenzione alla varietà delle componenti la chiesa diocesana. In secondo luogo l'uso di diversi linguaggi. Dalla preghiera alla commemorazione, dal dibattito al film. Forse è necessario oggi saper usare linguaggi nuovi e diversi per creare comunicazione. In terzo luogo l'attenzione al Giubileo. Un'attenzione mi pare tesa a cogliere gli obiettivi di riconciliazione e di rinnovamento più che ad accentuare gli aspetti celebrativi esteriori. Credo però che chi partecipa alla 3 Giorni - o direttamente o indirettamente - abbia coscienza che si tratta di un evento che avviene in un mondo in parte scristianizzato. Un mondo perciò che ha bisogno della Parola e di gesti conseguenti e non di parole, parole…  
  
beppe scapino