L'intervento del Vescovo e della Caritas
sugli immigrati va segnalato e ripreso con attenzione. Giustamente questo
testo parte dall'esperienza di Israele che è stato "straniero in
Egitto". Abbastanza naturalmente l'immigrazione fa paura. E' una paura
che nasce dalla poca conoscenza del fenomeno per la quale ne ingigantiamo
le proporzioni. Che è "confermata" dalle apparenze di diversità
dello straniero che diventano minaccia per la nostra identità e
la nostra sicurezza. Che, infine, è alimentata dalla propaganda
che sfrutta le diversità per bassi interessi razzistici e politici.
Ma è proprio questa paura che deve far nascere una reazione e stimolare
una conversione personale e culturale. Come? In primo luogo stimolando
ad una conoscendo serena ed onesta, sia delle dimensione del processo migratorio,
sia e soprattutto delle persone che questo processo pone a contatto con
noi. In secondo luogo proseguendo la conoscenza in dialogo e confronto.
Possono esserci difficoltà. Guai se diventano muri invalicabili.
Su queste basi può crescere l'accoglienza, l'accettazione, la crescita
comune.
beppe scapino