IVREA - Diminuiscono
i posti letto, e quindi i ricoveri, con la conseguente riduzione del personale
e notevole diminuzione di spese. E' questo il "filo" che lega il piano
di riorganizzazione dell'Asl 9, presentato la scorsa settimana al vaglio
della giunta regionale. Il documento redatto dal dottor Carmelo Del Giudice,
il commissario nominato nel giugno scorso per subentrare all'ex direttore
generale Giampaolo Costamagna, non lascia dubbi sugli ennesimi tagli alla
sanità canavesana. E dure sono le reazioni di protesta, di politici
e cittadini.
Il piano di Del Giudice
parte da una constatazione: nel 2001 i ricoveri sono stati 22.642, vale
a dire 1.169 in meno rispetto all'anno precedente. "Da questo dato - dice
il commissario - e comunque in relazione alle indicazioni regionali, si
rideterminano i posti letto dei tre presidi dell'Asl 9". Sono 41 i letti
destinati a sparire dal dipartimento di chirurgia (che passerebbe così
da 175 a 134), 21 da quello di medicina (da 220 a 199) e 14 dal materno-infantile(da
49 a 35). In quest'ultimo settore, si ipotizza il trasferimento della ginecologia
di Cuorgnè e il relativo accorpamento a quella di Ivrea. "A Cuorgnè
- spiega Del Giudice - verrebbe comunque mantenuto il punto nascita".
La riduzione dei posti
letto si traduce anche in una riorganizzazione del personale, dal momento
che vengono recuperate 40 unità tra caposala, infermieri professionali
e ausiliari, anche se è già accertato che una caposala e
10 infermieri lasceranno l'azienda per raggiunti limiti di età o
per trasferimenti ad altre Asl. La mancata riassunzione del personale dimessosi
o trasferitosi comporta un risparmio di circa 260 mila euro (503 milioni
di lire). Inoltre verranno risparmiati circa 155 mila euro con la
gestione diretta del servizio infermieristico alla residenza sanitaria
assistita di Pont Canavese, 180 mila euro facendo la stessa operazione
alla Rsa di Caluso.
La riorganizzazione
prevista da Del Giudice prevede notevoli risparmi per una serie di spese
vive collegate alla riduzione dei posti letto: vitto, pulizia locali, acquisto
e lavaggio biancheria, materiale sanitario, luce e riscaldamento, manutenzione
ordinaria e straordinaria. "Tali spese - dice ancora il commissario dell'Asl
9 - che comprendono tutte le alberghiere, quelle di carattere manutentivo
e quelle di consumi indotti energetici, sono quantificabili in circa 103
(200 mila lire) al giorno); moltiplicando per 76 posti letto e per 365
giorni, il risparmio è di 2 milioni e 865 mila euro, poco più
di 5 miliardi e mezzo di lire". Tale somma, aggiunta a quelle del personale
e delle gestioni delle rsa, porta il risparmio previsto per l'Asl 9 alla
cifra di circa 3 milioni e 850 mila euro, poco meno di 7 miliardi e mezzo
di lire.