Continua la crisi del centro sinistra,
mentre Berlusconi cerca consensi fra i giornali stranieri. Global e No
Global si confrontano a distanza.
UN' INTERVISTA
A "LE FIGARO" Berlusconi cerca di
ribaltare i giudizi negativi di molti media stranieri con interviste, lettere.
Notevole un'intervista a "Le Figaro" nella quale, oltre a difendere il
proprio europeismo, attacca duramente magistratura e televisioni italiane,
asservite alla sinistra. Forse è inutile polemizzare con certe tesi,
la cui forza persuasiva non sta negli argomenti portati, ma nella loro
ripetizione ossessiva. Se però consideriamo che in campo c'è
un progetto di ridimensionamento del CSM e il rinnovo degli incarichi televisivi
l'intervista diventa sorgente di preoccupazioni.
LA CRISI DEL
CENTRO SINISTRA L'accordo fra Rutelli
e Fassino per congelare la crisi fra Margherita e DS ha mostrato la propria
precarietà dopo l'intervento di Nanni Moretti alla manifestazione
sulla giustizia di Roma. L'attacco del regista contro i dirigenti dell'Ulivo
esprime sicuramente un malcontento della base diessina, ma non va oltre.
Rischia di limitarsi ad esprimere un qualunquismo. Va pertanto preso in
considerazione come spia di sentimenti diffusi: la politica ha bisogno
di consenso. Non credo vada assunto come indicazione politica concreta.
In un sistema maggioritario una sinistra isolata sarebbe perdente. E' necessario
creare una formazione riformista e solidale, dove sinistra tradizionale
e moderati riformisti si incontrano. Oggi il limite di questa coalizione
sta nel fatto che, invece di cercare i punti con i quali rendere concreto
un programma riformistico e solidale, moderati e sinistra lottano fra di
loro per un'egemonia inutile.
NEW YORK E PORTO
ALEGRE Global e No Global
si sono radunati. I primi a New York, i secondi a Porto Alegre. I primi
con meno sicurezze. A creare dubbi sulle formule neo-liberiste sembra aver
contribuito lo scandalo Enron. La Enron è una grande impresa americana
fallita grazie a trucchi contabili sfuggiti agli organi di controllo
e protagonista di favori a uomini politici, compresi Cheney e, probabilmente,
Bush. Lo scandalo dimostra l'incapacità del sistema ad autoregolarsi.
I secondi stanno passando dalla pura protesta alla proposta. Porto Alegre
può diventare pertanto un punto di riferimento per nuove regole
che tengano conto di uno sviluppo armonico. La strada comunque è
lunga.
SCUOLA IMMIGRATI
E SAVOIA Qualche veloce considerazione
su temi diversi. La scuola secondo Moratti: se si eccettuano alcuni
temi nuovi (lingua straniera, ad esempio) sembra ispirarsi alla scuola
anni 50, con l'avviamento ritardato di tre anni. La Marina arruolata contro
lo sbarco dei clandestini e "Témoignage Chrétien" segnala
che in Europa è l'Italia a detenere il primato di immigrati morti
al passaggio della frontiera! Sembra deciso che i Savoia potranno rientrare
in Italia. Troppe parole per una questione oggi secondaria. Ritornino però
come semplici cittadini.