L'iniziativa proposta
dal sindaco Grijuela, dal vescovo Miglio e dal rappresentante dei Comitati
civici di solidarietà Levati, di adottare un villaggio palestinese
in unione con pacifisti israeliani, va sostenuta e sottolineata. Essa mira
infatti non a schierarsi per una fazione politica, ma a porre un mattone
per la pace. La pace è un frutto spesso arduo da cogliere. Non bastano
i buoni sentimenti. Essa richiede di non aver paura di intervenire e, quindi,
di non limitarsi a giudicare dall'alto. Costruire la pace è, poi,
mettersi in ascolto e servire quanti, all'interno del conflitto, ricercano
soluzioni pacifiche. Sono essi a indicarci le strade che noi possiamo potenziare.
La pace infine richiede che nessun gruppo venga schiacciato o ridotto in
una situazione senza via di uscita. La disperazione, come la povertà
o l'oppressione, costituiscono una polveriera esplosiva. Stabilire un contatto,
ridare una prospettiva, sono pertanto un piccolo ma significativo contributo
alla pace.
beppe scapino