Mentre la politica internazionale
prosegue in forme sostanzialmente invariate, la politica interna assume
i toni di una contesa aspra intorno ai temi soliti, in particolare alla
giustizia.
LA DEMOCRAZIA Prima di trattare dei singoli temi
credo utile soffermarsi su quanto rende un sistema politico democratico.
La democrazia si fonda su alcuni principi. Il primo è la separazione
dei poteri amministrativo, legislativo e giudiziario. Il secondo è
che ogni potere risponde ad una serie di regole. Il terzo è l'esistenza
di una Costituzione come regola generale. Il voto, il principio di maggioranza
rientra in questo sistema di regole ma non l'esaurisce. In particolare
il potere giudiziario risponde alla legge, non alla maggioranza. Bisogna
aggiungere che fra i vari poteri esiste una tensione continua: d'altronde
essi sono distinti, non separati.
GIUSTIZIA CALDA Le relazioni dei Procuratori all'inizio
dell'anno hanno evidenziato una forte tensione fra sistema giudiziario
e sistema politico. Il fatto che Berlusconi sia sottoposto a giudizio ha
accentuato il clima. In questa situazione alcuni hanno cercato di sminuire
il potere giudiziario, definendolo un "ordine" e non un potere statuale.
Attraverso questa via viene legittimato il tentativo contenuto nel progetto
di riforma Castelli di creare un organismo che valuta l'operato dei magistrati
e che dipende dal ministro. E' un'operazione che sbilancerebbe l'equilibrio
fra i poteri. D'altro canto ha esagerato il procuratore Borrelli quando
si è appellato all'opinione pubblica, invece che limitarsi al riferimento
alle leggi. E' chiaro, però, che l'attuale governo ha introdotto
troppe norme finalizzate a interessi privati, favorito dal disinteresse
dell'opinione pubblica.
LIBERTA' DI
LICENZIARE? La discussione sulle proposte di
Maroni in tema di riforma di diritto del lavoro ha avuto come argomento
centrale l'articolo 18, che richiede una giusta causa per i licenziamenti
nelle imprese con più di 18 addetti. E' un tema fortemente simbolico
perché determina il carattere delle relazioni nell'impresa. Accanto
rimangono però molte altre questioni legate al cambiamento del modo
di lavorare e alle nuove forme di lavoro. Nello stesso tempo si sta
mettendo in soffitta il metodo della concertazione. Il parlamento o la
Confindustria decidono le relazioni industriali? Strano questo interventismo
politico da parte di chi tutti i momenti parla di sussidiarietà.
LA SCUOLA
Dopo aver diviso la stessa maggioranza
Moratti sembra presentare la riforma della scuola. Conosciamo indiscrezioni,
che però non sembrano favorire una scuola più seria .
TANGENTOPOLI Decennale di tangentopoli. E' l'occasione
per riparlarne, anche se manca ancora un pieno distacco critico. Che dire?
La corruzione era diffusa ed era divenuta un sistema. Alcuni esibivano
i frutti delle tangenti senza pudore. L'esito era scontato.