Siamo nel pieno dell'ottavario
ecumenico (a pagina 4 torniamo a pubblicare il programma della settimana
di preghiera per l’unità dei cristiani, insieme a stralci del documento
del cardinal Kasper). E' una iniziativa che cade regolarmente ogni anno,
ma credo non sia inutile sottolinearla ogni volta. Essa infatti va oltre
i confini interconfessionali e riguarda i rapporti umani, soprattutto dopo
i recenti sviluppi storici. L'ecumeni-smo non è perdita o svalutazione
delle proprie identità religiose o culturali. E' invece la scoperta
che le vie di Dio non sono limitate come le nostre. Chiunque cerca con
onestà un senso al proprio vivere ricerca Dio e arricchisce
chi lo incontra con disponibilità di spirito. Inoltre l'ecumenismo
è stimolo ad approfondire l'essenzialità della propria fede.
Con umiltà e con sincerità, liberandosi dalle costruzioni
puramente ideologiche. Infine l'ecumenismo non si limita alla sfera religiosa
delle persone. E' anche ricerca dell'incontro con ogni diverso, dal non
cristiano al non credente, all'ateo, allo scettico. Ogni persona vivente
può dirci qualcosa e ricevere un nostro contributo. Al di là
di ogni formalismo e di ogni fariseismo.
beppe scapino