Periodo interessante per la vita
politica anche in queste settimane natalizie. Sempre inquietanti le notizie
di guerra. In Italia la CdL precisa i propri progetti politici. L'Euro
mette fine alla collaborazione di Ruggiero con Berlusconi.
LA GUERRA Sostanzialmente sconfitti i Taleban,
ma non vittoriosi gli USA. Questo traspare dalle notizie che conosciamo.
Infatti non è chiaro fino a qual punto è smantellata la rete
terroristica di Bin Laden. Inoltre lo stesso Bin Laden e Omar continuano
a sfuggire alla caccia che viene data a loro. Incerti sono anche i progetti
futuri americani. L'altro scenario di guerra ha vissuto momenti gravi.
L'oltranzismo di Sharon e di Hamas rende difficile trovare sbocchi positivi
per la martoriata Palestina.
LE RIFORME DELLA
MAGGIORANZA Alla fine dello scorso anno Berlusconi
ha lanciato una serie di riforme - elettorali, presidenzialismo, scuola,
giustizia, eccetera - che ridisegnerebbero il sistema italiano. Il Presidente
del Consiglio, come spesso fa, ha annunciato come realizzato anche ciò
che non lo è. Lo fa forte di una maggioranza parlamentare, di una
capacità di uso dei media e davanti ad una minoranza divisa ed incerta.
Il rischio per il leader della destra è di essere troppo sicuro
di sé e di non valutare i dissensi esistenti anche nella sua coalizione.
Le riforme annunciate rispondono in gran parte ai progetti elettorali.
Bisogna dire che più che di riforme si dovrebbe parlare di controriforme.
Di alcuni temi - in particolare del desiderio di introdurre presidenzialismo
e ritorno al proporzionale - converrà riparlare. Rischierebbe di
introdurre un sistema politico ingovernabile.
CIAMPI A CAPODANNO Il rituale discorso di Ciampi a
Capodanno è stato lodato da quasi tutti. Mi pare però non
sia andato al di là di un invito ai buoni sentimenti. Parole sempre
utili ma insufficienti in una situazione litigiosa. Più efficace
sono stati gli interventi del Presidente in favore dell'Euro. D'altronde
difendeva quella che è anche una sua creatura.
PARTE L'EURO Al di là degli inconvenienti
tecnici la partenza dell'Euro può segnare un momento importante
per il ruolo dell'Europa nel mondo. Moneta unica significa ricerca di politiche
e di economie armonizzate e, quindi, capaci di incidere in un mondo globalizzato.
Lo stato nazionale, da solo, perde competitività. Per questo diventa
più necessaria una Costituzione europea che non neghi le particolarità
culturali ma le armonizzi.
LE DIMISSIONI
DI RUGGIERO La coscienza che l'EURO richiede
passi in avanti verso l'unità europea è alla radice dei dissidi
che hanno condotto alle dimissioni di Ruggiero. Era chiaramente difficile
la coesistenza di questo uomo di destra ed esperto di rapporti internazionali
con politici per i quali essere di destra significa non accettare regole.
Berlusconi al momento di scegliere ha preferito questa destra liberista
e non liberale. Non credo a vantaggio dell'Italia.