IVREA - Ora anche la
magistratura eporediese ha un suo sito internet, all'indirizzo www.procuraivrea.it.
Ma non si tratta di un sito come tanti altri, una semplice "vetrina". C'è
anche un'innovazione, molto importante: attraverso il sito, infatti, tutti
i certificati di competenza degli uffici giudiziari potranno essere richiesti
"on line", compilando un semplice modulo.
"Abbiamo voluto offrire
un servizio concreto ai cittadini - spiega il procuratore della Repubblica
di Ivrea, Giorgio Vitari -. Molti nostri utenti arrivano da lontano, devono
percorrere parecchi chilometri per venire prima a chiedere e poi a ritirare
il certificato. In questo modo, si elimina il primo passaggio". E' presto
per dire quanti saranno coloro che chiederanno i certificati tramite internet.
"Nei mesi scorsi - continua Vitari - abbiamo fatto una ricerca: il 27 per
cento degli intervistati si è dichiarato disponibile a questa innovazione".
Il funzionamento del
sistema lo spiega il sostituto procuratore Roberto Ruscello, il più
giovane dei magistrati della Procura eporediese. "La richiesta di un documento
(dal certificato penale al permesso di colloqui con i detenuti) può
essere presentata dalla propria abitazione o dall'ufficio, comunque da
un qualsiasi computer collegato ad internet.
Quando il documento
richiesto è pronto - continua Ruscello - l'utente viene avvisato
con un Sms sul telefono cellulare, insieme all'indicazione di giorni e
orari per il ritiro".
Nel sito, comunque,
si trovano anche numerose altre informazioni. "Diamo conto della nostra
attività - dice ancora Vitari - con un aggiornamento trimestrale
del lavoro svolto. E il cittadino avrà la possibilità di
dialogare con noi". Inoltre ci sono tutte le informazioni necessarie sulle
mansioni dei magistrati e dei vari uffici, oltre agli orari e ai numeri
di telefono.
"Con questa iniziativa
vogliamo aprirci il più possibile verso la gente comune. Anche per
questo, nelle scorse settimane, abbiamo aperto l'ufficio relazioni con
il pubblico".
Partner importante
e fondamentale nella creazione del sito è stato il Distretto Tecnologico
del Canavese. A stretto contatto con il magistrato Roberto Ruscello hanno
lavorato per diversi mesi soprattutto il consulente informatico Michele
Allara e il direttore Loris Mauro.
"Il modello creato
per la Procura - dice quest'ultimo - potrebbe ora essere esportato in altri
settori, per esempio polizia e carabinieri".
i.g.