Quali sviluppi si preparano per
la guerra contro gli Stati che proteggono il terrorismo islamico? Quale
il futuro per l'Afghanistan? Sono gli interrogativi per la politica mondiale,
mentre in Italia proseguono le polemiche sulla giustizia e si aprono quelle
sullo Statuto dei lavoratori. Intanto la CDL trionfa in Sicilia.
DOPO L'AFGHANISTAN A meno di improbabili sviluppi l'Afghanistan
è in ginocchio. La ricerca di Ben Laden incontra difficoltà.
Gli USA si dimostrano sempre più gli unici a decidere gli sviluppi
e la strada da seguire. Anche in Afghanistan hanno fatto ritirare gli alleati.
Il passo successivo sembra mirare all'Iraq. La domanda che dobbiamo porci
è se questi interventi mirano a smantellare le reti terroristiche
o a punire una serie di regimi, per lo più alleati qualche tempo
fa ed ora divenuti ostili. La seconda domanda riguarda il ruolo che le
Nazioni Unite dovrebbero svolgere. Infatti l'attuale andamento rischia
di innescare una serie infinita di conflitti.
QUALE AFGHANISTAN Intanto a Bonn si sono riuniti i
rappresentati delle principali componenti dell'Afghanistan. L'esito dei
combattimenti ha mostrato massacri indiscriminati ed ha lasciato intravedere
difficoltà per una pacifica convivenza fra le diverse etnie. Sarebbe
tragico se alla guerra contro i taleban si sostituissero altre forme di
guerra civile.
GUERRA FRA POTERI? In Italia prosegue lo scontro fra
settori politici e la Magistratura. In particolare si è distinto
per la violenza delle affermazioni il sottosegretario Taormina. La Magistratura
può sbagliare e può farlo anche con dolo. Esistono però
gli strumenti per dimostrarlo. Le accuse indiscriminate, anche dopo un
processo terminato con un'assoluzione, sono un fatto grave per la correttezza
dei rapporti fra le istituzioni e quindi per la democrazia. In questo caso
ha fatto bene ad intervenire il presidente Ciampi, il cui ruolo è
la difesa delle istituzioni democratiche.
LIBERTA' DI
LICENZIARE Nello smantellamento progressivo
dei diritti dei cittadini, frutto dell'ideologia liberista dominante, l'ultimo
attacco è dato dalla proposta di una delega al governo per modificare
l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. In pratica si tratta di par
passare il principio che si può licenziare anche senza giusto motivo.
Logicamente le organizzazioni sindacali hanno protestato. C'è da
sperare che superino le divisioni che hanno caratterizzato i loro rapporti
ultimamente.
LE ELEZIONI
IN SICILIA Trionfo della CdL nelle elezioni
locali in Sicilia. Conferma del voto delle politiche, anzi le proporzioni
sono anche maggiori. Un voto che ha fatto rinascere in alcuni nostalgie
democristiane. Il centro sinistra deve comunque meditare seriamente sulla
sconfitta, frutto anche di divisioni interne.
AN NEL PPE? An vorrebbe entrare nel PPE. Sarebbe
la fine del popolarismo. O no?