E io domani non
vado a fare la spesa... IVREA - Sabato 24 novembre
in tutto il mondo si celebra la Giornata mondiale del non acquisto: è
una giornata all'anno in cui siamo invitati a prenderci una pausa dallo
"shopping", evitando qualsiasi acquisto. E' questo un gesto dall'alto valore
simbolico con il quale si vuole dimostrare che è possibile impiegare
il proprio tempo in modo diverso, uscendo per un giorno dal sistema del
mercato mondiale. L'iniziativa, nata in Canada una decina di anni fa, coinvolge
oggi una trentina di paesi. In Italia è promossa dalle riviste Terre
di Mezzo (www.terre.it/bnd2001italy) e Altreconomia (www.altreconomia.it),
e vi aderiscono la Rete di Lilliput e la campagna "Bilanci di Giustizia"
(www.unimondo.org/bilancidigiustizia).
Evidentemente la giornata
del non acquisto richiama una scelta che non dura un giorno solo, ma presuppone
un cambiamento di stile di vita. Vuole essere una piccola esperienza simbolica
che cambia le nostre relazioni con gli oggetti, l'ambiente e gli altri
esseri umani; uno stimolo a consumare meno, a riciclare di più e
ad usare il nostro potere di consumatori per chiedere ai produttori di
non inquinare e di non sfruttare i loro lavoratori.
In questo sistema economico
dove il 20% della popolazione mondiale consuma l'80% delle risorse naturali
del pianeta, infatti, noi "consumatori del nord del mondo" abbiamo una
grande responsabilità: ogni nostro singolo acquisto vale come un
voto, comprando un certo prodotto piuttosto che un altro noi orientiamo
il mercato e diamo un'indicazione su cosa e come produrre; abbiamo perciò
il diritto e il dovere di scegliere prodotti che rispettino il più
possibile l'ambiente e non provengano dallo sfruttamento e dall'asservimento
della parte più povera dell'umanità.
Allora, per cominciare
a praticare un consumo più responsabile, ecco alcuni consigli. Compra
meno: solo ciò di cui hai davvero bisogno. Compra più giusto:
esistono aziende che seguono criteri etici. Compra leggero: gli imballaggi
eccessivi riempiono le discariche. Compra vicino: i prodotti locali non
inquinano con il trasporto. Compra sano: i pesticidi avvelenano l'ambiente.
Compra durevole: prodotti riutilizzabili, riparabili e riciclabili.
Queste ed altre tematiche
sono al centro dell'azione dei "Bilanci di Giustizia", un'esperienza originale
di consumo critico, cioè consumo secondo criteri di giustizia e
sostenibilità, nata nel 1994 su iniziativa di "Beati i Costruttori
di Pace".
Un gruppo di famiglie
aderenti ai "Bilanci di Giustizia" è presente sul nostro territorio
e si incontra mensilmente il terzo sabato di ogni mese; per informazioni
si possono contattare i seguenti numeri telefonici: 0125.54.209 (Patrizia),
0125.23.06.94 (Anna), 0125.72.75.25 (Milena).
Nella nostra città
la Giornata del non acquisto è promossa dall'Ivrea Social Forum
che il 24 novembre sarà presente in piazza Ottinetti con due iniziative:
dalle 10 alle 12 sarà offerta una colazione biologica e solidale
come momento di riflessione e convivialità, dalle 15 alle 17 si
terrà un banchetto con materiale di informazione e approfondimento.
Altre iniziative sul consumo critico, la finanza etica e nuovi modelli
di sviluppo, saranno prossimamente organizzate dall'Ivrea Social Forum
che è aperto a ricevere il contributo di tutte le persone interessate.