CALUSO - Camere ampie
e luminose, corridoi spaziosi, il Poliambulatorio a due passi: sì,
è davvero bella la nuova Residenza sanitaria assistenziale da quaranta
posti letto di via Cesare Battisti, entrata in funzione sabato scorso e
inaugurata ufficialmente lunedì alla presenza dell'assessore regionale
alla Sanità, Antonio D'Ambrosio, del sindaco di Caluso, onorevole
Mauro Chianale, del direttore generale dell'Asl 9, Carmelo Del Giudice,
e del presidente della conferenza dei sindaci, Edoardo Gaetano.
"L'inaugurazione di questa struttura
- ha dichiarato D'Ambrosio - rappresenta una risposta importante
alle necessità dei cittadini del Canavese, ma rappresenta anche
la migliore risposta a chi ha parlato di tagli e di cancellazione di servizi
sanitari".
E' un D'Ambrosio raggiante
quello che parla all'inaugurazione della Residenza, consapevole delle difficoltà
che la Sanità piemontese attraversa, ma anche determinato a dare
battaglia per eliminare gli sprechi e le inefficienze, e destinare le risorse
a ciò che realmente serve. "Vorrei ricordare - ha aggiunto l’assessore
- che in Italia il fondo sanitario è sottostimato. L'8 agosto scorso,
grazie all'intervento del Presidente Ghigo, siamo riusciti ad ottenere
da parte del Governo l'aumento del budget nazionale, che per altro continua
ad essere più basso rispetto agli altri Paesi Europei. In Francia,
ad esempio, viene destinato alla spesa sanitaria il 10% del prodotto interno
lordo, in Germania il 10,4, mentre in Italia soltanto il 5,88, che, per
altro, è superiore al 5,6 previsto in precedenza. Il problema del
disavanzo, possiamo risolverlo soltanto con una più razionale distribuzione
delle risorse".
Il direttore generale
dell'Asl 9, Carmelo Del Giudice, da parte sua, ha annunciato che la Residenza
sanitaria di Caluso rappresenta soltanto la prima risposta alla necessità
di strutture per anziani nel Canavese: sono in corso, infatti, i lavori
per riaprire la casa Saudino di Ivrea e la casa di riposo di Valperga.
L'onorevole Mauro Chianale,
sindaco di Caluso e deputato dell'Ulivo, appare a sua volta decisamente
soddisfatto: "Mi fa piacere - ha dichiarato - che finalmente Caluso abbia
una struttura in grado di ospitare gli anziani non autosufficienti. Io
ritengo molto giusta la scelta di costruire questa residenza vicino al
Poliambulatorio, anche perché questo consente di valorizzare entrambe
le strutture. Il mio impegno è sempre stato quello di portare a
Caluso nuove strutture e risorse. Le parole dell'assessore mi confortano
anche riguardo al Poliambulatorio che, a mio parere, va potenziato ulteriormente
introducendo nuove specialità ambulatoriali".
E così, in questo
clima festoso, i contrasti politici - che pure su questa vicenda
non sono mancati - sono sembrati passare in second'ordine; d'altra parte
questo è proprio ciò che i cittadini sembrano chiedere: che
le istituzioni operino insieme per il bene comune.
Il costo complessivo
per la realizzazione della Residenza sanitaria è stato di 3 miliardi
e 225 milioni di lire, finanziati in larghissima misura dall'art 67 della
legge finanziaria 1988, e in parte (circa 160 milioni) dalla Regione Piemonte.
Il progetto della Residenza è stato redatto dagli architetti Aldo
Beveresco e Giancarlo Vicario e dall'ingegner Luigi Barbero.
tiziana femia