CALUSO - Un compleanno
che meritava di essere celebrato “alla grande” - cosa regolarmente avvenuta
la scorsa domenica -: quello dell’asilo infantile “Giovanni Battista Guala”
di Caluso, fondato nel 1851, e che quindi ha simbolicamente spento 150
candeline.
Fondato per volontà
dell’arciprete Giovanni Battista Guala, parroco di Caluso dal 1822 al 1863,
l’asilo fu eretto in ente morale il 16 febbraio 1848 con decreto del re
Carlo Alberto. Nello stesso giorno venne approvato dalla Regia Segreteria
di Stato, per ordine di Sua Maestà, il primo “Regolamento per l’asilo
d’infanzia di Caluso”, in 85 articoli.
L’asilo nacque con
il preciso intento di togliere dalla strada i bambini piccoli che le madri,
impegnate nei lavori di campagna, affidavano alla custodia dei figli più
grandicelli, e di “provvedere alla loro educazione fisica, morale, intellettuale
e religiosa nei limiti consentiti dalla loro tenera età”. Un compito
non semplice, che fin dall’inizio delle attività, nel giugno del
1851, fu affidato alle suore di Carità dell’Immacolata Concezione
di Ivrea, che da allora hanno svolto il loro mandato ininterrottamente.
L’arciprete Guala,
oltre che fondatore dell’ente, fu anche il più generoso benefattore
in quanto alla sua morte nominò erede di tutti i suoi beni l’asilo
stesso. Quando ci fu la necessità di avere a disposizione un locale
più ampio, il 20 gennaio del 1870 l’asilo acquistò, usando
parte dell’eredità del Guala, il Palazzo Valperga di Barone, ove
tutt’ora ha sede. Fra le mura di questo antico edificio (fatto costruire
nel 1753 dal Conte Valperga Benedetto di Barone) intere generazioni di
piccoli calusiesi ricevettero la loro prima educazione umana e cristiana.
Fino al 1966 il Palazzo Valperga ha ospitato, oltre all’asilo, la scuola
elementare femminile, e l’ampio salone-teatro ha accolto, per quasi un
secolo, le più importanti manifestazioni calusiesi (in quanto unica
struttura sufficientemente capiente). La scuola materna continua a offrire
un servizio di pubblica utilità senza scopo di lucro e rivolge la
sua proposta educativa a tutte le famiglie interessate; attualmente accoglie
circa cinquanta bambini di Caluso e frazioni.
I festeggiamenti sono
iniziati il 6 maggio scorso, in occasione della Giornata Mondiale delle
Vocazioni, quando sono state festeggiate le suore, per ringraziarle del
loro prezioso e generoso servizio, con una Messa solenne alla quale era
presente una nutrita rappresentanza di religiose eporediesi.
Domenica scorsa si
sono concluse le manifestazioni . La giornata ha avuto inizio con la Messa
solenne officiata da don Silvio Faga, arciprete di Caluso nonché
presidente dell’asilo. Ottima la partecipazione della Cantoria parrocchiale
e numerosa la presenza dei calusiesi. Durante l’omelia don Silvio ha ricordato
le suore dell’Immacolata Concezione di Ivrea, che fin dall’inizio
hanno retto egregiamente le sorti dell’asilo, e i benefattori presenti
e passati che hanno sempre dato un generoso contributo all’istituzione
da loro stessi frequentata, quand’erano bambini.
La festa è proseguita
con un incontro conviviale, al quale hanno partecipato circa 150 persone.
La quota del pranzo comprendeva un contributo alle casse dell’Ente morale.
Nel pomeriggio, nel
salone dell’asilo, l’ingegner Ugo Aluffi ha presentato il suo libro “Sentieri
della memoria”, cronistoria delle vicende, ora liete, ora curiose, ora
tristi che hanno contrassegnato il secolo e mezzo di vita del “Guala”.
Il parroco ha calorosamente ringraziato l’ingegnere per l’impegno encomiabile
nella stesura del volume.
L’insegnante Gianna
Benedetto, uno degli attuali amministratori, ha portato il saluto del direttore
didattico del Circolo di Caluso, e l’ingegner Luigi Barbero ha reso noto
l’interessamento e l’aiuto dell’assessore regionale Giampiero Leo. Durante
questa fase dell’incontro si è avuta la lieta sorpresa della visita
del vescovo, mons. Arrigo Miglio. Le sue parole hanno evocato il fine altamente
e spiritualmente educativo della scuola materna di ispirazione cattolica.
Impronta formativa tanto più necessaria in questi tristissimi momenti
che la nostra società sta vivendo. La giornata si è conclusa
con la merenda sinoira offerta dall’amministrazione e allietata dalle note
della banda musicale.
Un’appendice ai festeggiamenti
avrà luogo la sera del 7 dicembre, alle 21, al teatro dell’Oratorio,
con una rappresentazione in piemontese della compagnia teatrale di Vische
“Tredici a Teatro”.