IVREA - L'incontro "Diritti…per
un mondo più giusto: da Porto Allegre verso Assisi", organizzato
dal Comitato promotore di "Ivrea Social Forum", ha permesso ad un pubblico
attento, in cui numerosi erano i giovani, di conoscere Anselmo Schwertner,
dirigente del movimento brasiliano di lotta per la casa (MLNM), e di ascoltare
il racconto di una esperienza assolutamente straordinaria.
Mentre il movimento
dei Sem Terra è abbastanza noto anche in Italia, pochissimo sappiamo
del movimento per la casa, una realtà presente in Brasile da undici
anni, diffusa in venti stati, che nasce dall'esigenza di veder riconosciuti
i diritti fondamentali della persona.
Anselmo Schwertner
ha presentato in modo essenziale la situazione del suo paese, soffermandosi
sia sul processo di urbanizzazione avvenuto negli ultimi trent'anni, per
cui l'80% della popolazione è oggi "ammucchiata" nelle aree urbane,
sia sulla mancata riforma agraria, sia sulla carenza di case (ne mancano
14 milioni) e la totale assenza di una politica di tipo urbanistico.
Tutto ciò nonostante
il governo brasiliano abbia firmato, nella Conferenza di Istanbul del 1996,
il protocollo che definisce il diritto alla casa fondamentale.
L'MLNM è un
movimento nonviolento, formato da gente che non ha nulla e che lotta per
la proprietà di un piccolissimo pezzo di terra nelle periferie delle
città. L'obiettivo che l'MLNM si propone è la costruzione
di "quartieri solidali", ossia di microsocietà autogestite con un
mercato autonomo.
I cinque punti tattici
dell'MLNM sono:
· L'occupazione delle terre
· Resistere
· Migliorare le abitazioni
· Creare ed utilizzare nuove
tecnologie
· Il cooperativismo
Scendendo, poi, più
nel particolare, Anselmo ha spiegato come il movimento si rapporti all'autorità,
come lavori ed agisca per ottenere il riconoscimento della proprietà
acquisita con l'occupazione (in genere i padroni della terra sono grandi
proprietari di latifondi estesi quanto, ad esempio, l'Olanda), affinché
le famiglie non siano cacciate appena costruita la loro modesta abitazione.
Allo stato si chiede
di provvedere alle infrastrutture e ai servizi essenziali.
I "quartieri solidali"
sono formati da comunità di circa cinquecento famiglie (dalle 2500
alle 3000 persone). Per le comunità il movimento ha un preciso programma
che si fonda sul Cristianesimo primitivo, la cooperazione, l'autogestione
e la condivisione. Le regole sono rigide. Chi non le accetta si autoesclude.
Le proposte dell'MLNM vanno nella direzione di un rinnovamento del mondo
e offrono una ragione di speranza e di stimolo a quanti sono consapevoli
che il pianeta è oggi minato da un male gravissimo, dal quale potrà
salvarsi solo se si lavora davvero per la giustizia.
Anselmo Schwertner,
concludendo, ha richiamato la necessità che i movimenti impegnati
per il rinnovamento siano presenti e riconosciuti nel prossimo Forum di
Porto Alegre, e ha fatto sentire come il desiderio di giustizia sia la
forza che anima la sua gente.
m.m.s.