IVREA - In questo tempo
di incertezze dove la globalizzazione più evidente è diventata
quella della paura (...tutti fragili, tutti dal futuro incerto...), pensiamo
sia ancora più importante e significativo, anziché lasciarci
vincere dallo sconforto, recuperare la consapevolezza che è necessario
costruire tutti insieme un nuovo modo di pensare che sappia rispondere
a quei modelli culturali dominanti che - passando per una crescente disgregazione
sociale - impongono comportamenti che impediscono anche il solo immaginarsi
una società migliore.
Sai cos’è il
commercio equo e solidale?
Il Commercio Equo e
Solidale (CEeS) è un movimento composto da associazioni, cooperative
e organizzazioni non governative operanti nel campo della cooperazione
allo sviluppo, il cui scopo è la creazione di un mercato alternativo
in grado di aiutare lo sviluppo delle imprese produttrici del Sud del Mondo
e di conseguenza di ridurre il divario Nord-Sud prodotto dall’attuale sistema
economico.
Nasce in Olanda una
trentina di anni fa grazie ad un gruppo cattolico di base che aveva capito
come il commercio fosse essenzialmente la causa del divario tra il Nord
e il Sud del mondo e al tempo stesso come il potere di acquisto a sua volta
potesse essere un potente mezzo per riequilibrarlo sostituendo la logica
del profitto con un radicale senso etico. Fu allora creata una cooperativa
di importazione che aveva lo scopo di realizzare un commercio internazionale
non basato sulle regole del profitto ma sul principio che il consumatore
e il produttore devono rendersi un servizio vicendevole. Questo tipo di
commercio, fondato sul principio dell’equità e della solidarietà,
raggiunge il suo scopo saltando tutti i processi di intermediazione garantendo
al produttore un prezzo “giusto”.
Che significato ha
acquistare un prodotto equo e solidale?
Dignità, giustizia,
qualità, trasparenza, fantasia: questo è quello che le merci
del commercio equo portano nelle nostre case.
La vendita di un prodotto
del CEeS ha un senso e crea coscienza critica solo nella misura in cui
il consumatore comprende che sta acquistando un prodotto frutto di uomini
e donne reali che vivono in un determinato luogo e che sono costretti ad
affrontare determinati problemi. Si tratta di innescare un processo di
solidarietà (e non beneficenza) che si esprime attraverso la scelta
di individui consumatori coscienti dell’impatto delle proprie scelte economiche
sulle popolazioni del Sud del Mondo e sul futuro di tutto il pianeta. In
generale la logica delle azioni del CEeS è fondata su una strategia
di sviluppo che permetta alle imprese di produzione (cooperative di artigiani,
ONG ecc...) non solo la semplice sussistenza ma anche il miglioramento
della produzione stessa (privilegiando ad esempio le coltivazioni biologiche)
e della qualità della loro vita di produttori (anche incoraggiando
le fasce più deboli: donne, invalidi, minoranze etniche).
A Ivrea l’Associazione
culturale Tam-Tam gestisce una bottega di commercio equo e solidale aperta
ai soci (associarsi costa solo L. 3.000 annue) dove puoi trovare prodotti
alimentari (come caffè, thè, cioccolato, miele, spezie...)
e prodotti di artigianato (in legno, terra cotta, juta, carta, foglie di
banano...). Se vuoi venire a trovarci: siamo in via Varmondo Arborio 6
(presso oratorio San Giuseppe - a fianco ABCinema) venerdì e sabato
dalle ore 9 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19,30; domenica dalle 15,30 alle
19,30.
Solo per il mese di
dicembre la bottega resterà aperta anche dal lunedì al venerdì
dalle 15,30 alle 19... Cominciate a pensare ai doni “equi e solidali”.
Inoltre: stiamo cercando
volontari disposti ad aiutarci nella gestione della bottega. Se sei sensibile
agli argomenti proposti e hai qualche ora libera da dedicare (basta anche
solo la disponibilità di fare un turno mensile) ti invitiamo all’incontro
che faremo il 26 ottobre alle ore 21 presso il Centro Missionario (via
Varmondo) oppure contatta Mariella allo 0125.74.273 (ore serali).