CAREMA - Penultimo concerto,
domani sabato 22, del Festival musicale della Via Francigena Canavesana.
Alle 21, in chiesa parrocchiale, sono di scena i cori La Rupe di Quincinetto
e Viva Voce di Donnas, diretti da Edy Mussatti, e l'organista eporediese
Daniele Sajeva.
Verranno eseguiti brani
di autori canavesani: di Pietro Alessandro Yon la "Messa dei pastori" e
il "De profundis", di Angelo Burbatti alcuni brani per organo (Allegro
marziale op. 233, Berceuse op. 288, Natale - Grande coro festoso op. 239)
e di Aldo Canzano "Vergine Madre".
Il coro La Rupe nasce
a Quincinetto nel 1952 ispirandosi al canto di matrice popolare,
e in particolar modo alla produzione del coro Sat di Trento. Dagli anni
'60 la direzione è curata dal maestro Dante Conrero, il quale arricchisce
il repertorio classico di brani d'autore e di originali armonizzazioni
che danno un nuovo volto al gruppo. Tale cammino viene proseguito con successo
anche dal maestro Luigi Valenzano, alla direzione dal 1973 al 1981, quindi
dal maestro Edy Mussatti, dal 1982 alla guida di un assieme che, nella
formazione attuale, conta circa 25 elementi
maschili.
Molti e prestigiosi
i successi ottenuti nell'ambito dei concorsi. Il palmarès del coro
conta infatti otto vittorie nazionali (Genova, Stresa, Vittorio Veneto,
Adria, Ivrea, Biella, Saint Vincent), alle quali si sono aggiunte le affermazioni
al 35° concorso internazionale di Montreux (1999), con il secondo posto
nella classifica generale e il primo nella categoria Octm per cori virili,
e, nel mese di novembre 2000, il terzo posto al "Concorso europeo di canto
popolare" di Bolzano.
Tra le più recenti
produzioni vanno ricordati i cd "Emozioni in coro" del 1994 e "Prende l'anima
il tuo canto" del 1997, e l'incisione nel 1999 della "Missa Regina Pacis"
e della "Mass of Shepherds", del musicista canavesano Pietro Alessandro
Yon.
Il coro femminile Viva
Voce è invece composto da ragazze tra i 20 e i 35 anni della bassa
Valle d'Aosta e del Canavese; nel suo repertorio ha brani dell'antica tradizione
del territorio e altri rielaborati o scritti appositamente per la formazione.
Ha all'attivo la partecipazione a importanti manifestazioni nazionali e
internazionali (in Germania), l'incisione di tre dischi - uno dedicato
alla musica popolare, uno ai canti natalizi e l'ultimo ai canti di ricerca
- e l'allestimento di uno spettacolo, proposto nelle vie di Donnas, nel
quale, tra musica e parlato, vengono messe in scena le storie tratte dai
canti tradizionali: un lavoro raccolto in un fascicolo e una cassetta intitolata
"Le chansonnier de la mémoire". Dal 2000 il coro ha iniziato anche
a sperimentare nuovi repertori, dalla polifonia al canto jazz.
Infine Daniele Sajeva.
Ha studiato Organo e Composizione organistica con Sergio Marcianò.
Ha partecipato a numerosi seminari e corsi di interpretazione, avendo come
docenti Michel Chapuis, Stefano Innocenti, Wilhelm Krumbach, William Porter,
Arturo Sacchetti, Harald Vogel. Ha tenuto concerti solistici in Italia,
Francia e Germania, collaborando anche con complessi quali le Orchestre
Sinfoniche della Radio Televisione Italiana di Torino e Milano e il coro
"Academia Cantus" di Ivrea, con cui ha inciso pagine di Gabriel Fauré
e Benjamin Britten.
Nell'ambito di un'attività
volta alla valorizzazione e al recupero del patrimonio organario del Piemonte
ha promosso, seguito e inaugurato il restauro di organi antichi, partecipando
in veste di relatore a seminari e convegni musicologici. Inoltre ha pubblicato
articoli e studi di organaria ed effettuato diverse incisioni discografiche.