Le vicende politiche lasciano il
loro spazio a convegni o a dibattiti extra istituzionali. Il tutto è
accompagnato da attentati e da polemiche relative alle Forze dell'ordine.
RIMINI O LA
PASSERELLA DI CL Ogni anno il meeting di Rimini si
presenta come una passerella politica di CL, un movimento che si definisce
come ecclesiale. Quest'anno, con la CdL al governo, Rimini ha assunto un
ruolo politico ancor più rilevante del solito. Due osservazioni
preliminari. La prima: anni fa per molto meno le ACLI vennero private dell'Assistente
ecclesiastico. La seconda: che senso ha presentare certe proposte che dovrebbero
essere discusse, democraticamente, in Parlamento? L'importanza di Rimini
va ridimensionata.
IL PROGETTO
LIBERISTA I ministri berlusconiani sono intervenuti
con proposte che illustrano il progetto liberista (non liberale)
di questa maggioranza. La Moratti ha presentato un progetto di scuola
classista, con il privilegio delle strutture private. Il ruolo più
pesante lo ha svolto - non c'era da stupirsi - Tremonti. Il suo discorso
si è srotolato fra insulti - Amato bugiardo quando il FMI aveva
smentito le lagne del ministro sul debito pubblico - e fra promesse miracolistiche.
Tremonti, il commercialista dei ricchi, non sembra andare al di là
di una visione economica nella quale il potere gode di piena libertà
e il lavoro subisce il massimo dei limiti. Questa - non solo per Tremonti
- è la modernità. Mi pare che questo sistema esisteva
già nel secolo scorso.
BUTTIGLIONE Buttiglione ha usato del meeting
di Rimini per riproporre la revisione sulla legge riguardante l'interruzione
della gravidanza. Al di là dell'importanza del tema Buttiglione
si è trovato isolato in primo luogo dai dirigenti di CL per i quali
il tema non rientrava nell'agenda dei lavori. CL è un movimento
integralista, ma soprattutto è un movimento politico.
BOSSI Mentre i liberisti della CdL propongono
la riforma delle pensioni della flessibilità, la Lega esprime la
propria opposizione. Perché? perché queste misure incidono
soprattutto sui lavoratori del Nord. Un tipico scontro fra progetti e interessi…
IL DIBATTITO
NEI DS Tre sono i candidati a dirigere
il DS al termine del prossimo congresso. Forse non si tratta solo di personalismi.
Fassino esprime il subordine alla modernità, mentre Berlinguer
ricerca un contatto con il mondo del lavoro e con i movimenti. Infine Morando
mira a un partito dei riformisti. Ogni soluzione può valere
se non isola i DS ma rafforza l'Ulivo.
LE FORZE DELL'ORDINE Proteste per le inchieste dopo il
G8. Le Forze dell'Ordine devono tener presente il fatto che non sono al
di fuori della legge. Anzi, ogni ambiguità creerebbe una delegittimazione
del loro operato. Purtroppo questa semplice regola di democrazia viene
facilmente dimenticata.