Lo svolgimento del G8 con il contorno
di violenze e polemiche richiede di ritornare su alcuni temi. Non vorrei
esprimere giudizi netti sui fatti che sono oggetto di indagine giudiziaria.
1) La globalizzazione è un
termine ambiguo. Può indicare un processo grazie al quale le distanze
sono ridotte e la circolazione di merci, di messaggi e di persone è
resa agevole. Si tratta di un processo reso possibile dal progresso tecnico
e di per sé neutro sul piano dei valori.
2) Globalizzazione però può
voler indicare un processo secondo il quale, grazie alle possibilità
di circolazione, l'occidente ricco impone il proprio modello culturale
ed economico al resto dell'umanità. Il G8 fondamentalmente vive
in questa ottica. Quando si apre ai "poveri" lo fa come elemosina (creare
un fondo per la lotta all'AIDS) e non come revisione dei rapporti internazionali.
Il G8 non ha nessun potere che legittimi le sue pretese.
3) I contestatori del G8 sono un
popolo variegato. C'è chi contesta irrazionalmente il progresso
tecnico, ma è una piccola minoranza. I più contestano la
pretesa dei ricchi a dettare regole per tutti. Altri contestano il modello
occidentale e la sua imposizione. In questo popolo variegato esistono gruppi,
limitati numericamente, che professano metodi violenti. Nelle manifestazioni
poi possono crearsi condizioni per azioni violente anche da parte di chi
non lo è programmaticamente. Queste violenze vanno condannate ma
non possono essere attribuite a tutto il movimento.
4) Compito delle forze per l'ordine
pubblico è di garantire questo ordine. E' un ordine che prevede
il diritto di manifestare il dissenso in forme non violente. Garantire
l'ordine pubblico non da il diritto a violenze gratuite. Richiede invece
una preparazione adeguata, la capacità di affrontare le emergenze,
l'autonomia da forze politiche (era normale la presenza di uomini di AN
nelle centrali operative?). A Genova forse in alcuni casi tutto ciò
è mancato. Dire questo è criminalizzare le forze dell'ordine?
Credo sia semplicemente ricordare che tutti siamo cittadini con diritti
e doveri.
5) Alcuni hanno criticato violentemente
gli uomini di Chiesa che hanno partecipato alla contestazione del G8. La
tesi più ambigua è che essa diventa una forza antioccidentale.
E' vero che il cristianesimo ha contribuito al sorgere di alcuni valori
tipici dell'occidente, però non si identifica con esso. Anzi quando
c'è stata questa identificazione le chiese hanno perso qualcosa
della loro originalità. Ricordiamo che il cristianesimo è
nato in Oriente e che fin dal suo inizio si è sviluppato accogliendo
le diversità culturali (la contesa sui cibi proibiti). Il cristianesimo
ci parla di una globalizzazione che da voce ai poveri, soggetti e non oggetti
della storia.
b.s.