Ivrea festeggia il suo
patrono, san Savino. Quest'anno con la presenza dell'Arcivescovo di Spoleto,
città dalla quale giunse il culto del santo. Erano tempi nei quali
i legami fra le due città non erano soltanto religiosi e amichevoli,
ma anche economici e politici. Oggi, quale significato possiamo dare a
questa celebrazione? Certamente non possiamo illuderci sull'esistenza di
un riferimento condiviso da tutta la popolazione. L'identità cittadina,
in una epoca secolarizzata, in una società frammentata, si costruisce
intorno a temi profani, come il Carnevale. Forse la festa del Patrono può
essere un umile tentativo di suggerire la ricerca di valori comuni, non
limitati al presente e al materiale. Valori religiosi, non istituzionali.
Nello stesso tempo può diventare un invito alla comunità
cattolica a sentire più vivo il proprio rapporto con la città,
con il territorio. Questo in atteggiamento di servizio, e non di dominio.
Anche così una chiesa rende il Vangelo storia e vita.
beppe scapino