IVREA - Nasce questa
sera, venerdì, l'associazione "Amici del Consorzio": a promuoverla
è il Consorzio Nuove Risorse presieduto da Piergiorgio Dell'Oro,
consorzio che si occupa dell'inserimento lavorativo di persone disagiate.
L'appuntamento odierno
avrà luogo alle 21 nella sala del Circondario della Provincia, in
via Jervis 22, proprio accanto alla sede di Nuove Risorse.
Nel foglio di collegamento
che ha inviato nei giorni scorsi ad amici e simpatizzanti, Dell'Oro ne
ha avute un po' per tutti. Innanzitutto per Regione, Provincia e
Comune, che sono stati contattati nuovamente per fornire la propria adesione
al Consorzio: nonostante le promesse fatte, anche pubblicamente, le risposte
non arrivano, o sono negative.
Poi il sindacato, e
in particolare la Cgil, con la quale si era aperto un contenzioso relativo
al trattamento economico di un lavoratore. "Emerge sempre più evidente
- accusa Dell'Oro - la posizione della Cgil su questo argomento: comprensione
a titolo personale, imbarazzo a livello ufficiale". Il regolamento applicato
dal Consorzio, e noto alle organizzazioni sindacali, riconosce un trattamento
economico al lavoratore che si attesta intorno al 75-80% rispetto ai trattamenti
riconosciuti dai contratti nazionali, a fronte di un rendimento medio dei
lavoratori che si attesta intorno al 40% rispetto a quello normale. E se
la remunerazione è più alta, rispetto al rendimento, questo
è possibile solo grazie al massiccio utilizzo del volontariato.
Ma uno dei lavoratori "disagiati" si è rivolto al sindacato, che
ha intimato al Consorzio di procedere alla piena retribuzione. "Il collegamento
automatico presenza-retribuzione - lamenta Dell'Oro - sostenuto dai sindacati,
non tenendo conto in alcun modo della prestazione ridotta fornita da questi
particolari lavoratori, anziché tutelare le persone disagiate le
esclude di fatto dal mercato del lavoro. Oppure le relega nel limbo del
lavoro assistito, e quindi precario (lsu, tirocini, borse lavoro…). E intanto
le persone appartenenti all'area del disagio sociale restano al 90% disoccupate…".
Altra lamentela: il
governo uscente ha approvato la legge sul "socio lavoratore", che mira
ad assimilare interamente la figura del socio lavoratore delle cooperative
a quella del lavoratore dipendente, applicando quindi tout court il contratto
nazionale. "L'esigenza da cui si è partiti - aggiunge ancora il
presidente -, quella di rendere la vita difficile alle false cooperative,
è sacrosanta. Ma la formulazione della legge è semplicistica,
e finirà con l'impedire gli inserimenti lavorativi delle persone
disagiate, se non in ambito assistito". E, ciliegina sulla torta: delle
circa 120 persone che lavorano nelle unità avviate dal Consorzio,
meno del 20% è andata a votare il 13 maggio: in sostanza, la politica
e le istituzioni sono sostanzialmente indifferenti al mondo del disagio,
e il mondo del disagio è indifferente rispetto a politica e istituzioni.
Tutto nero? Non proprio.
All'interno del carcere di Ivrea, ad esempio, si avviata da poche settimane
una seconda area produttiva legata al Consorzio, che occupa 9 persone tra
i detenuti con pene lunghe. Inoltre è stata avviata, seppur con
diversi mesi di ritardo rispetto ai piani, anche l'attività di verniciatura
di porte e serramenti in legno: in un anno e mezzo dovrebbe arrivare a
occupare una ventina di persone.
Da tutte le considerazioni
sopra riportate è nata un'esigenza: dar vita a un'associazione -
gli "Amici del Consorzio", appunto - che lavori a un progetto di effettiva
integrazione, che veda le persone che gravitano nell'area del disagio non
più come oggetto di interventi, ma come soggetto. E che sia in grado
di diffondere il "Consorzio-pensiero" in tutte le sedi opportune. Tutto
questo è quanto verrà reso ufficiale questa sera.
m.s.