Una nuova ordinazione
sacerdotale. Per tradizione la fine di giugno era l'epoca delle ordinazioni.
Forse possono essere utili alcune riflessioni. E' chiaro che negli ultimi
decenni il ruolo e la figura dei preti sono cambiati. Non si tratta soltanto
dell'impatto della secolarizzazione, con la conseguente diminuzione numerica
del clero. Vi è un processo più profondo - che talvolta non
si vuole riconoscere - e consiste in una nuova realtà di Chiesa.
Da società gerarchica e accentratrice a comunità del popolo
di Dio. Il passaggio dall'una all'altra realtà non è indolore.
Richiede al clero di ripensare il proprio ruolo, la propria presenza e
i propri compiti. Richiede la capacità di riconoscere e valorizzare
nuovi ministeri che nascono e che vanno suscitati nel popolo di Dio.
Richiede - non vorrei correre troppo - affidare nuove responsabilità
al mondo femminile. Vivere in una ottica di evangelizzazione significa
anche questo: rompere un monopolio maschile e clericale. E' l'augurio al
nuovo sacerdote: che accompagni questo processo con gioia.
beppe scapino