ROMANO - Non era una
grande richiesta, quella che il gruppo "Progetto Coerenza" di Romano aveva
rivolto a tutti i Comuni (sono 104) del Canavese: impegnare i Consigli
comunali a devolvere 300 mila lire a favore del Seop (Servizio di Educazione
ed Organizzazione Popolare) di Petropolis in Brasile. Il Seop è
diretto dai fratelli Waldemar e Leonardo Boff, che con i loro aiutanti
seguono ventuno comunità, per un totale di circa ventimila bambini
di strada; con il sostegno che ricevono, riescono ad assicurare almeno
un pasto quotidiano ad oltre milleduecento bambini poveri. Ebbene, l'iniziativa
del Seop per cui il gruppo "Progetto Coerenza" aveva chiesto un supporto,
riguarda l'acquisto di un nuovo pulmino, per sostituire il vecchio Combi
Volkswagen che non marcia quasi più, e che serve agli operatori
per spostarsi da un centro di accoglienza all'altro.
Peccato che le amministrazioni
locali canavesane non si siano mostrate particolarmente solerti nell'aderire
alla richiesta. Finora soltanto in tre hanno risposto affermativamente:
primo fra tutti il Comune di Nomaglio, guidato dal sindaco Ellade Peller;
poi il Comune "di partenza", Romano Canavese, che già da diversi
anni sostiene le iniziative dei fratelli Boff; infine Colleretto Giacosa,
i cui consiglieri comunali hanno deciso di devolvere il proprio gettone
di presenza, attendendo di poter deliberare lo stanziamento di 300 mila
lire in bilancio. Degli altri, si sono dichiarati pronti ad aderire all'iniziativa
Ivrea, Montalto Dora, Chiaverano e Salerano: comunque ancora troppo pochi.
"I comuni del Canavese
(To) Italia camminano con voi": questo sarà scritto sulle fiancate
del nuovo pulmino; ma perché si possa davvero parlare di Canavese,
molti altri paesi ancora dovranno aggiungersi. I componenti del gruppo
"Progetto Coerenza" sono comunque fiduciosi, e non hanno intenzione di
lasciar cadere l'iniziativa.
Intanto Waldemar Boff
è stato recentemente in Italia, per partecipare a Torino a una conferenza
internazionale. Nell'occasione ha voluto ringraziare di persona il sindaco
e i cittadini di Nomaglio per la sensibilità dimostrata.
L'ospite brasiliano
ha commentato molto positivamente il fatto che sia stato un sindaco donna
il primo a prendere l'iniziativa su questa vicenda: a suo giudizio si tratta
di una posizione particolarmente avanzata e lungimirante, visto che una
realtà piccola come Nomaglio è capace in qualche modo di
farsi carico non solo dei problemi amministrativi di casa propria, ma anche
di gesti che attengono alla politica planetaria, seppur vissuta "dal basso".
E, ha aggiunto, non è tanto importante quale cifra si raggiungerà,
e in quanto tempo; ma piuttosto che la discussione su problematiche come
quelle che vivono sulla propria pelle i bambini brasiliani possano giungere
all'attenzione di tutto il Canavese, attraverso i suoi amministratori.