MONTANARO - La scuola
è ormai finita, ma prima di andare in vacanza i ragazzi della scuola
elementare parificata vogliono ringraziare il vescovo per la visita compiuta
il 24 maggio.
Gli alunni sono stati
tutti molto contenti perché "non avevamo mai visto un vescovo così
da vicino, e ci ha dato la possibilità di conoscere tante cose interessanti".
In classe, dopo l'incontro, tanti hanno scritto i loro pensieri; qui si
sono volute raccogliere soprattutto le domande dei ragazzi e le risposte
del vescovo, perché certamente potranno servire ad altri coetanei,
e non solo.
Quando è arrivato
il vescovo eravamo tutti un po' emozionati. Ognuno di noi aveva qualche
domanda da fargli per conoscere meglio i suoi compiti: come ha fatto a
diventare vescovo e tante altre cose. A noi il vescovo è sembrato
molto simpatico e disponibile a rispondere a tutte le nostre domande…
Non avevamo mai visto
il vescovo da vicino, gli abbiamo chiesto se è aiutato da qualcuno
e quanti anni ha… Speriamo che venga di nuovo a trovarci.
Io gli ho fatto questa
domanda: "Se ti dovessi ammalare di una forte malattia continueresti ad
amare Gesù?". Lui ha risposto: "Sì, continuerei ad amare
Gesù, perché Lui ha sofferto tanto prima di noi". Gli ho
anche chiesto se è meglio essere una persona normale o essere vescovo.
Ha risposto: "Van bene tutte e due, importante è fare quello che
ognuno sente dentro il suo cuore".
Appena arrivato è andato in classe prima, e i bambini si sono messi a urlare e noi non siamo riusciti a capire che cosa stessero dicendo. Poi è venuto da noi e ci ha fatto dire sottovoce che classe frequentavamo e dopo ce l'ha fatto urlare; allora ho capito che cosa avevano urlato i bambini di prima…
Il vescovo ci ha fatto vedere i diversi oggetti di un vescovo: la croce, il cappello, l'anello, e ci ha spiegato a che cosa servono e che cosa vogliono dire. Quando l'abbiamo accolto nel salone abbiamo cantato "Laudato sii, o mio Signore". E' stata una bella esperienza e io ero emozionata, e così penso che lo siano stati anche tutti gli altri.
La visita del vescovo è stata interessante, perché ci ha detto che da 34 anni è sacerdote e da 9 vescovo. Ci ha detto che fin dalle elementari voleva diventare prete, ci ha detto che nelle cerimonie indossa una tunica di color nero con il colletto bianco, porta una croce al collo e un anello al dito che lo distinguono dai preti, dai parroci.
Mi è piaciuto
come ha risposto alla domanda: "Qual è il paese che l'ha colpito
di più?". La sua risposta è stata "Un paese della valle Soana,
poi Montanaro con le sue chiese bellissime". Questa visita è stata
interessante, perché abbiamo conosciuto da vicino il vescovo Arrigo
Miglio, una persona diversa dalle altre che ha deciso di dedicare la sua
vita a Dio, guidando la diocesi di Ivrea e occupandosi di tutti i problemi
che questo compito comporta.
i bambini della scuola parificata