Le elezioni del 13 maggio hanno
dato il risultato che molti prevedano, ma che è pur ricco di spunti
da analizzare.
L'ESITO DEL
VOTO Il voto ha visto la vittoria della
CdL. Una vittoria netta nei suoi risvolti parlamentari, più contenuta
sul piano della quantità dei voti ottenuti. E' l'effetto del sistema
maggioritario, sia pur imperfetto. Insieme alla CdL ha vinto il sistema
bipolare. Infatti il voto ha penalizzato le forze politiche che hanno tentato
di costruire un terzo polo.
LA VITTORIA
DELLA CDL Sostanzialmente è la vittoria
di Berlusconi. Infatti tutti i suoi alleati sono arretrati. Lega e Biancofiore
non hanno nemmeno raggiunto il 4% nel proporzionale. E' una vittoria che
il capo di FI ha costruito attraverso una lunga campagna elettorale. In
essa Berlusconi in primo luogo ha costruito intorno a sé un movimento
che è riuscito ad aggregare anche settori della grande imprenditoria
e parte dei vertici ecclesiastici. In secondo luogo ha dettato i tempi
della contesa, rifiutando ogni vero confronto con gli avversari. Infine
è riuscito, con astuzia, a presentarsi come vittima di un'aggressione
dopo aver continuamente delegittimato gli avversari. Questa campagna comunque
è riuscita nel suo intento. Ora sorge il compito di governare. Berlusconi
gode di una maggioranza parlamentare con non consente nessun alibi. Ma
esistono difficoltà. La prima è quella di tacitare i leader
alleati i cui interessi sono stati sacrificati. La seconda è quella
di concordare le tante promesse fatte. Rimangono inoltre i soliti gravi
problemi del conflitto di interessi e dei casi giudiziari. Comunque ci
sarà tempo per vedere come si muoverà.
LA SCONFITTA
DELL'ULIVO E' una sconfitta dura ma non una
disfatta. Essa può permettere una ripresa se verrà analizzata
con serenità e senza la ricerca di capri espiatori. L'Ulivo perde
dopo un periodo nel quale il centro sinistra ha governato con buoni risultati.
Perché? In primo luogo è mancata la comunicazione, cioè
un legame con l'elettorato. In secondo luogo il dibattito è spesso
sfociato in rissosità. In terzo luogo lo stesso Rutelli ha faticato
a farsi riconoscere come leader. Rutelli ha perso, pur avendo rimontato
posizioni, e ha dimostrato di poter essere leader. Con sé ha trascinato
anche ad un buon risultato la Margherita, cioè la componente centrista
dell'Ulivo. Invece i DS hanno avuto un calo molto forte. Quali sono le
prospettive future? Dipendono da alcune scelte. La prima è se operare
nella prospettiva dell'Ulivo (riformismo e solidarietà) o in quella
di una grande sinistra (socialismo). La seconda riguarda il metodo; intensificare
la presenza nella società civile o limitarsi alle elaborazioni dei
tecnici. Infine il tipo di opposizione.
TERZO POLO?
NO Solo RC ha superato il quorum. E'
un partito caratterizzato da forte coerenza. Gli altri sono stati cancellati.
Credo sia un bene per il sistema politico.