Finalmente siamo alla vigilia delle
elezioni. Le polemiche continuano con toni aspri. Interventi di Ciampi
sia per difendere la lealtà europea di tutte le coalizioni, sia
per raccomandare di moderare i toni.
L'INTERVENTO
DI CIAMPI Il compito del Presidente della
Repubblica è di essere garante della Costituzione e dell'osservanza
delle regole del gioco politico. Non è quello di dare valutazioni
politiche. Invece mi pare che le sue affermazioni sulla lealtà europea
di tutte le forze in campo entrassero nel campo dei giudizi politici opinabili.
Probabilmente Ciampi voleva assicurare i paesi europei sulla solidità
della democrazia italiana. In questo caso era sufficiente che ponesse se
stesso come colui che garantiva il rispetto dei patti internazionali.
IL VOTO Quale è la posta in gioco
di queste elezioni? Certamente non è il ripristino della libertà
o un referendum personalistico. Se la democrazia italiana è veramente
matura il voto è la scelta fra programmi e personalità credibili,
fra di loro alternativi. Bisogna aggiungere che l'attuale congiuntura sociale,
i vincoli internazionali costringono i programmi nell'ambito del modello
del libero mercato. Questo non esclude le diversità fra un liberalismo
aperto al sociale e un liberismo individualista. Inoltre l'Italia sta vivendo
un lungo periodo di transizione fra un sistema politico multipolare a un
sistema bipolare. Il voto è anche una scelta se proseguire su questa
strada o tornare indietro.
L'ULIVO L'Ulivo si presenta alle elezioni
in una situazione paradossale. Ha governato come Ulivo con Prodi, poi ha
visto l'egemonia DS con D'Alema a Amato. Ora si ripresenta come Ulivo.
Non sono solo nominalismi. In questi cinque anni può presentare
un bilancio positivo nel risanamento dell'Italia, nell'integrazione europea,
nell'avvio di diverse riforme. La coalizione prova però delle difficoltà
a vedere riconosciuti i risultati ottenuti per diversi motivi. Il primo
è la litigiosità che spesso ha caratterizzato le componenti
della coalizione. Il secondo è la difficoltà nel comunicare.
Il terzo è l'assenza di un leader indiscusso.
LA CASA DELLE
LIBERTA' L'opposizione invece ha un leader
indiscusso, Berlusconi. La coalizione si presenta con una nuova alleanza
con la Lega Nord. La campagna elettorale della CDL è stata molto
lunga ed aggressiva. Essa ha mirato a sminuire i risultati raggiunti dal
governo e soprattutto ha fatto leva su alcune psicosi collettive, come
la paura degli immigrati, l'accentuazione del peso della criminalità.
Inoltre con la promessa di un calo della pressione fiscale ha cercato il
consenso nei ceti medi. Restano alcune incognite riguardanti l'aggressività
usata, i riflessi dell'intesa con la Lega nel sud, ad esempio.
GLI OUTSIDER Non c'è spazio per parlare
degli altri. RC si fonda su una identità ideologica come i Radicali.
Il movimento di D'Antoni è frutto di una vecchia politica.