CALUSO - Quest'anno c'è
una piccola novità, per la Via Crucis in costumi d'epoca allestita
dal gruppo teatrale sacro L'Alfa e l'Omega: non verrà rappresentata
la sera del Venerdì Santo, come accaduto nelle passate tre edizioni,
ma la Domenica delle Palme, alle 20.30, nel parco dell'istituto salesiano
Maria Ausiliatrice di via Armando Diaz; in caso di maltempo non ci si perderà
di coraggio, ma si proporrà la Via Crucis all'interno della chiesa
parrocchiale calusiese.
All'allestimento della
sacra rappresentazione contribuiscono ben 55 tra attori recitanti e comparse,
8 ballerine allieve della scuola di danza del Teatro Nuovo, una trentina
di tecnici. A coordinare ogni cosa, occupandosi della regia come della
soluzione del più (apparentemente) banale dei problemi che possono
sorgere in una siffatta situazione, sarà sempre lui, Nicolò
Agrò.
"L'idea - spiega
il regista - di tradurre la Via Crucis in forma teatrale, come rappresentazione
errante, è nata dal desiderio di far partecipare la gente a questa
grande preghiera che accomuna ogni individuo, percorrendo la strada della
croce. Il teatro ha la caratteristica di avvicinare tutti, dando la possibilità
di comprendere, con più facilità, la parola di Dio. Seguire
una Via Crucis senza sentimento, senza capire fino in fondo il significato
della passione, è come dire una preghiera a memoria privandola dell'essenza
principale che è l'amore. Per meglio avvicinarci alla parola di
Dio, bisogna studiare e comprendere ciò che il Cristo voleva dirci
mentre si incamminava verso il patibolo, verso la liberazione dell'umanità".
L'obiettivo che si
è posto il regista e che dialoghi e mimica facciano trasparire,
in ogni momento, il "profumo d'amore", tutto deve essere incentrato su
questa parola. A far da contrasto un'unica drammatica scena quella,
del trapasso, dove si vede che il Cristo abbandona la croce per ascendere
al cielo al cospetto del Padre. In quel caso gli effetti scenici saranno
protagonisti; il pubblico dovrà rivivere la morte del Cristo immedesimandosi
in quelle sofferenze che, subito dopo, si tramuteranno in sollievo, facendo
prevalere il senso d'amore.
A interpretare la parte
centrale, quella di Gesù, sarà ancora il valente Lorenzo
Bianco, con Pina Vitale nei panni di Maria, Emanuele Possiedi in quelli
di Giuda e Diego Di Sante in quelli di Pietro; e poi ancora Massimiliano
Bianco che ha dato il volto a Pilato, Fortunato Possiedi nel ruolo di Giovanni,
Fausto Pane in quello di Barabba e Concetta Picone a interpretare la Maddalena.
Ma un plauso anticipato lo meritano tutti, proprio tutti quelli che hanno
lavorato e lavorano per presentare al pubblico un'opera così ambiziosa
e profondamente toccante.