RIVAROLO - Sorgerà
a Rivarolo la nuova e moderna centrale operativa della Protezione Civile
cui spetterà il compito di intervenire in prima battuta in caso
di emergenze o calamità in un ampio bacino subprovinciale comprendente
l'intero Canavese e la bassa Valle d'Aosta. Si tratterà di un polo
integrato, dotato di mezzi e infrastrutture all'avanguardia, che sarà
abitualmente la nuova "sede" delle associazioni di volontariato già
oggi operanti a vario titolo sul territorio (dalla Croce Rossa ai Vigili
del Fuoco), ma che potrà trasformarsi in un vero e proprio centro
di coordinamento di soccorsi e aiuti in caso di emergenze di gravità
paragonabile alla recente alluvione. Non a caso, i consistenti fondi necessari
alla realizzazione del progetto (si parla di un investimento di oltre due
miliardi di lire) saranno messi a disposizione dalla Fondazione La Stampa-Specchio
dei tempi e dal Tg5, nell'ambito della campagna "Un aiuto per la gente
del Nord-Ovest" messa in piedi subito dopo la catastrofe meteorologica
che nell'ottobre scorso ha colpito Piemonte e Valle d'Aosta. "Con i fondi
raccolti grazie alle donazioni di tantissimi italiani siamo intervenuti
sinora a sostegno di alcune situazioni di particolare crisi, per cercare
di dare un supporto concreto e immediato alle popolazioni alluvionate -
spiegano i portavoce della fondazione -. Abbiamo però ritenuto fosse
indispensabile lavorare anche sul fronte della prevenzione, per cercare
di limitare i danni in caso di future emergenze: di qui l'idea di mettere
le organizzazioni operanti nel settore nelle migliori condizioni possibili
per assicurare un pronto ed efficace intervento".
Alla scelta di Rivarolo
si è giunti dopo una serie di valutazioni relative alla sua collocazione
geografica ideale (in una zona pianeggiante ma non distante dalle montagne),
alla vicinanza con le reti di comunicazione autostradali e ferroviarie,
al fatto che il Comune abbia superato quasi indenne l'ultimo episodio alluvionale.
Per quanto riguarda il sito da destinare all'insediamento, l'area individuata
è quella retrostante l'ex-stabilimento Salp, servita dalla circonvallazione
est. Qui, su una superficie complessiva di 7mila metri quadrati, dovrebbero
sorgere strutture coperte per 1420 metri quadri, con un volume di 7580
metri cubi: ospiteranno servizi logistici, sale operative per le comunicazioni
telefoniche e via radio, sale riunioni, garage per il ricovero degli automezzi,
magazzini, parcheggi ed una pista assistita per l'atterraggio degli elicotteri.
Pur se ancora molti dettagli restano da stabilire (primi fra tutti la definizione
di chi sosterrà i costi di mantenimento della struttura e il varo
di una specifica variante al piano regolatore comunale), il comune di Rivarolo
sarà parte attiva del progetto. "Già da tempo avevamo in
mente di accorpare in una unica sede operativa i vari gruppi afferenti
alla protezione civile intercomunale, trasferendo vigili del fuoco, radioamatori,
sub, alpini e carabinieri in congedo in un'area dell'ex-Vallesusa adiacente
la sede della Croce Rossa - dice il sindaco Edo Gaetano -: è un'idea
che resta valida, e che troverà un respiro ancora maggiore quando
sarà operativo il nuovo polo integrato".