CERESOLE - Fa discutere
la notizia che i guardaparco del Gran Paradiso verranno sostituiti o, nella
migliore delle ipotesi, affiancati da un consistente distaccamento del
Corpo Forestale dello Stato. Lo dispone un recente provvedimento emanato
congiuntamente dai Ministeri all’Ambiente e alle Politiche Agricole, che
ha previsto l’insediamento nel parco Nazionale di circa 120 uomini, quasi
il doppio dell’organico dei guardiaparco attualmente in servizio nell’area
protetta.
Inutile dire che intorno
al fatto non vi è unanimità di consensi. Anzi, già
si sono levate le prime voci critiche. Il presidente dell’Ente Parco Franco
Montacchini, ha dichiarato che “...senza voler togliere nulla alla professionalità
degli uomini della Forestale, intendiamo difendere fino in fondo il corpo
dei nostri guardaparco, che ha alle spalle oltre mezzo secolo di storia
e di costante attività di tutela e salvaguardia di un ambiente unico
nella sua specificità come è il Gran Paradiso”. Di analogo
parere l’assessore regionale Ugo Cavallera, che in una lettera ai titolari
dei due dicasteri interessati, Willer Bordon e Alfonso Pecoraro Scanio,
ha sottolineato la difficoltà e l’inopportunità di un coordinamento
tra Forestali e Guardaparco. Piuttosto, è l’opinione diffusa anche
tra la gente, converrebbe potenziare il corpo dei Guardaparco, “che - dicono
in tanti - anche nei giorni dell’alluvione dell’ottobre scorso hanno
collaborato a prestare i primi soccorsi, facendo delle proprie radiotrasmittenti
l’unico e preziosissimo mezzo di comunicazione nelle ore più cruciali
dell’emergenza, impegnandosi direttamente nell’evacuazione delle popolazioni
dalle località maggiormente a rischio, utilizzando i loro mezzi
per trasportare viveri e aiuti e mettendo a disposizione una loro Land
Rover come scuolabus nei primi giorni dopo la riapertura delle scuole e
nell’attesa del completo ripristino della viabilità”.
D’altra parte, da Roma si
ribadisce il riferimento a una specifica legge quadro risalente a una decina
di anni fa, che demanda a chiare lettere al Corpo Forestale i compiti di
sorveglianza anche nell’ambito dei parchi nazionali. Per il Gran Paradiso
potrebbe essere fatta una piccola eccezione, non cancellando completamente
il corpo dei guardaparco, ma integrandone le mansioni con quelle della
Forestale. Tempi e modalità dell’operazione sono ancora tutti da
stabilire.
p.v.